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«Il pericolo del wrestling? La speculazione commerciale»

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LA MARGHERITA

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Lo sostiene Dorina Bianchi, responsabile diritti umani e civili della Margherita. La Bianchi sottolinea: «Il vero bollino rosso andrebbe apposto non solo sulla trasmissione televisiva di quello che, alla fine, è uno spettacolo di finzione, ma su tutto il giro di speculazione che fiorisce incontrollato attorno a questo fenomeno. La febbre cresce perchè la stanno provocando non i signori del ring ma quelli attorno. Il costo del wrestling nelle famiglie è diventato un salasso quotidiano». Per la Bianchi «in un mondo violento e pieno di sport violenti i bambini in fondo hanno optato per quello più palesemente falso: il wrestling, del quale sanno perfettamente che tutto è finzione. E allora che dovremmo fare per difendere chi segue il calcio? E per tutelare i ragazzi che ogni domenica vedono le immagini di guerra che si svolgono, ma davvero, fuori dagli stadi e le scorrettezze sulle piste di motociclismo e le risse in campo ovunque? Il wrestling, a ben guardare, è lo sport più innocuo». «La cosa che fa veramente male ai ragazzi - conclude - è invece tutto il circo mediatico e speculativo nato fuori da un ring nel quale, per quanto spettacolare, nessun giocatore esce mai neanche con un graffio. Perchè,da destra a sinistra, non ce ne occupiamo insieme?».

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