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I problemi della sua Napoli dal saggio al romanzo

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Dopo un'attenta documentazione sui mali della città, nel testo saggistico «Napoli. I disoccupati organizzati» del 1977, ha scelto la via del romanzo, forse ritenuta più convincente a dar vita e sostanza proprio a quei problemi, con la positiva conquista di una prosa oscillante fra documentazione e lirismo. «Althénopis», in questo senso, le ha dato nel 1981 un legittimo successo, e così i testi a seguire: i racconti «Storie di patio» (1983), e il romanzo «Un giorno e mezzo» (1988). Il diario di viaggio intitolato «Taccuino tedesco» del 1987 è stato un riuscito tentativo di ampliare la prospettiva, innestando lo studio dei comportamenti umani entro una più ampia dimensione, con l'intento di un maggior approfondimento determinato da una più radicata riflessione. Il «Caleidoscopio napoletano» di due anni dopo ne dà conferma, scritto con A.F. Muller. Del 1994 è il testo teatrale «Terremoto con madre e figlia» e del 1995, «In viaggio», opera drammaturgica. Nel 2001 ha pubblicato il romanzo autobiografico «Guerra d'infanzia e di Spagna», nel 2004 la silloge di poesie «Per un sentiero chiaro», e un libro di racconti, «Il calore». W.M.

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