«25 APRILE - LA COMPETIZIONE POLITICA SULLA MEMORIA»
La democrazia incompiuta tra «rossi», «neri» e «grigi»
Alla data simbolica del 25 aprile, Roberto Chiarini, ordinario di Storia contemporanea nell'Università degli Studi di Milano, ha recentemente dedicato un appassionato saggio - 25 aprile. La competizione politica sulla memoria - nel quale concentra l'attenzione sulla memoria delle minoranze «attive» nel biennio ipertroficamente politico 1943-45; si tratta della memoria «rossa» e di quella «nera», bipolarismo che determinò la fisionomia di uno scontro che si protrasse ben oltre la conclusione del conflitto mondiale, trasfigurandosi in una «fredda» tensione che lacerava animi e coscienze. Oltre la memoria delle due minoranze antagoniste che fondano la propria identità politica sulla contrapposizione tra fascismo e antifascismo, è possibile - secondo Chiarini - individuare anche quella della maggioranza «passiva». È la memoria dell'Italia che ha «scelto di non scegliere», non s'è schierata e ha accettato senza entusiasmo il fascismo ma anche - con pari indifferenza - l'antifascismo e il suo progetto politico. A questa maggioranza «silenziosa» e «grigia» - che sottraendosi a qualsiasi scelta di campo ha tuttavia mostrato un clamoroso deficit di cultura politica - hanno guardato, e continuano a guardare, le forze della Prima e della Seconda repubblica per garantirsi il primato elettorale e conquistare il potere. La memoria divisa - «nera», «rossa», «grigia» - non può che generare una democrazia incompiuta. Una democrazia che, per approdare alla maturità dell'alternanza, deve trovare nella condivisione ideale e morale della data-simbolo del 25 aprile il terreno della riconciliazione, da un lato innalzando la Liberazione, a pieno titolo, tra le tappe essenziali della storia del Paese, che riconquistò infine la libertà, dall'altro depotenziando la Resistenza e l'antifascismo da quella forte connotazione ideologica che ha alimentato il preciso progetto politico di una «rivoluzione democratica». È questo il passaggio obbligato, secondo Chiarini, per approdare a una democrazia compiuta e matura. Roberto Chiarini, «25 aprile - La competizione politica sulla memoria» Marsilio, 119 pagine, 9 euro