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Il nuovo Jarrett in album e dvd

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Non amo la musica per pianoforte. Amo però la musica suonata al pianoforte». Non dice però se suonata da lui o da altri. Con questo paradosso, Keith Jarrett apriva la sua autobiografia «Il mio desiderio feroce». Non c'è dubbio che Jarrett ha sempre voluto stupire. Lo fa quando suona in trio o da solo. E stupiva anche quando, all'inizio della sua folgorante carriera, suonava con i Jazz Messengers di Art Blakey. Non si può ignorare che oltre ad ssere un grande artista innovatore è pur sempre un uomo di spettacolo. Non è neppure un uomo facile Jarrett, anche se in questi ultimi tempi si è ammorbidito. Non dimentichiamo che certe sue intemperanze gli avevano creato una fama di persona molto difficile. Era capace e lo ha fatto più volte, di interrompere un concerto perché il pubblico non ascoltava in religioso silenzio, oppure, rifiutarsi categoricame di esibirsi all'aperto. Tutto ciò ormai appartiene al passato e Jarrett oggi è un signore di sessant'anni che qualche volta sa anche sorridere. Lo si vede in uno splendido dvd pubblicato recentemente da Euro Arts , con sottotili in italiano «The Art of Improvisation» e come ogni grande vedette dello spettacolo viene presentato come «la sua biografia ufficiale». Il dvd comprende ben trenta minuti di interviste con lui e i suoi ormai venerabili partners, Gary Peacock e Jack DeJohnette. Non solo. Quasi un intero concerto e alcune sue partecipazioni storiche con gruppi con i quali Jarrett ha suonato nei primi anni della sua carriera. Questo dvd appare sul mercato contemporaneamnte ad un cd assai diverso da quelli che siamo abituati ad ascoltare negli ultimi tempi. Oggi, per la gioia dei suoi ammiratori che si contano a milioni in tutto il mondo, Jarrett ritorna con un doppio cd della ECM in cui vengono proposti due concerti dati in Giappone il 20 e il 27 ottobre 2002 rispettivamente a Tokyo e Osaka. Sono due performances straordinarie in cui sviluppa in varie suite improvvisate. Insomma la quintessenza del jazz.

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