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Addio al grande storico di Salò

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Agente segreto di Churchill, scrisse nel 1962 «La brutale amicizia»

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La scomparsa è avvenuta nella sua casa in un villaggio della Provenza sabato scorso, ma la notizia è stata pubblicata solo ieri dal quotidiano londinese «The Times». Lo storico si era ritirato a vivere nel sud della Francia nel 1968. Autorevole storico della seconda guerra mondiale, ed in particolare dei rapporti tra Mussolini e Hitler, a lungo preside del St Antony's College dell'Università di Oxford, il professor Deakin nel 1941 divenne un agente del Special Operations Executive (Soe), il servizio segreto inglese incaricato dal governo di Winston Churchill di compiere le più delicate missioni. E proprio a Deakin Churchill affidò il compito di sostenere la resistenza del movimento dei partigiani comunisti in Jugoslavia agli ordini del maresciallo Tito. Alla fine della guerra, Deakin divenne ricercatore di fiducia di Churchill, aiutandolo a scrivere i suoi numerosi libri storici con i quali lo statista inglese vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1953. Sir William Deakin ha guidato, tra il 1945 e il '46, una commissione speciale incaricata dal comando anglo-americano, di recuperare i documenti di Salò, poi trasportati negli archivi di Londra e Washington, prima di essere restituiti molti anni dopo all'Italia. Deakin ha sempre smentito l'esistenza del carteggio Churchill-Mussolini, di cui da tempo si parla senza tuttavia mai averlo trovato. Lo studio di Deakin sulla caduta della dittatura fascista in Italia, pubblicato in Inghilterra nel 1962, venne presentato l'anno successivo in versione italiana da Einaudi sotto il titolo «Storia della repubblica di Salò», con traduzione dello storico Renzo De Felice, futuro biografo di Mussolini. Allora non esistevano storie italiane sull'argomento. Ripubblicato nel 1990 negli Einaudi Tascabili, l'allora direttore della collana, Oreste Del Buono, ristabilì il titolo originale «La brutale amicizia» («The brutal friendship»), perché il grande libro di Frederick William Deakin non si limita all'episodio di Salò, ma illumina un più ampio periodo di fatti e misfatti della storia d'Italia e Germania. R. S.

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