Spicca Boni ne «La caccia» fiction in stile road movie
La particolarità della fiction consiste nel fatto che si tratta del primo road movie italiano, ovvero di una storia che si svolge quasi interamente tra fughe ed inseguimenti. Ma una tale definizione rischia di apparire riduttiva, perché la suspense di cui la storia è intrisa riesce a catturare l'attenzione dello spettatore fin dalle prime immagini. Il fatto, ispirato alla cronaca, racconta di una rapina in una gioielleria in cui restano uccisi la moglie del titolare ed il figlioletto. L'uomo cerca di farsi giustizia da solo, mettendosi sulle tracce di colui che crede l'assassino dei suoi cari. Fino al colpo di scena di questa sera che scagionerà l'apparente colpevole. Punto di forza della fiction è la sceneggiatura, scritta da Laura Toscano e Franco Marotta, costruita con una struttura sequenziale, in modo che ogni passaggio, ogni dialogo, sia finalizzato a creare curiosità su quel che accadrà in seguito. Il telespettatore, suo malgrado, rimane intrappolato in un'atmosfera di attesa, talvolta inquietante, ma mai prevedibile, nella quale tutto può accadere. Lo svolgersi degli avvenimenti è infatti un vero thriller psicologico, perché il fine ultimo della storia non è soltanto assicurare alla giustizia il vero colpevole, ma cercare le motivazioni che hanno spinto tutti i protagonisti a comportarsi in quel determinato modo. Ottima la prova di Alessio Boni. Mar. Cat.