«Starflash», troppa goliardia
Con queste premesse ha esordito, ieri sera, sulla seconda rete, «Starflash», il nuovo varietà di prima serata sul quale era puntata l'attenzione del pubblico e che è apparso subito una sorta di continuazione ideale di «Furore» con qualche elemento in più. Infatti non c'è soltanto spazio per le canzoni, ma è stato inserito all'interno di «Starflash» anche il gossip, considerato genere di grande appeal per il pubblico televisivo. C'è da sottolineare che la trasmissione, il cui titolo originario era «I quattro cantoni», aveva bisogno di personaggi vip più noti a capo delle quattro squadre. Amanda Lear, Walter Nudo, Alessia Merz e Carmen Russo, che al telespettatore medio appaiono come residuati di vari reality in giro per l'etere e non ospiti illustrissimi come, invece, cercava di accreditarli Calà. Tra gli ospiti, Albano ha cercato di catturare l'attenzione di un pubblico non più giovanissimo, in una sorta di miscellanea spettacolare che avrebbe dovuto conquistare al varietà sia il target giovanile che quello più anziano della platea televisiva. Gerry Calà su di un trespolo volante ha impazzato durante tutta la durata del programma, mentre la Casalegno deve ancora imparare ad essere più spontanea come conduttrice.