I divi del kolossal-scandalo di Stone nella Capitale per conquistare pubblico
Se il regista Oliver Stone e il protagonista, Colin Farrell - che interpreta Alessandro il Grande - arriveranno domani sera a Roma da Dublino, Val Kilmer - che veste i panni di Filippo II - è già nella capitale. Kilmer ha infatti trascorso le sue vacanze natalizie in Italia, a Capri, dove ha ricevuto un premio alla carriera. Il trio hollywoodiano alloggerà - pare fino a mercoledì - nell'hotel St. Regis Grand, dove lunedì mattina si svolgerà la conferenza stampa, mentre martedì sera è attesa l'anteprima del film al Warner Moderno. Stavolta - hanno assicurato dalla Warner Italia che distribuisce il film - oltre ai personaggi del mondo del cinema saranno privilegiati soprattutto gli intellettuali e gli storici, viste le critiche che hanno decisamente stroncato la pelicola di Stone in Usa, dove la destra lo accusa di aver glorificato l'omosessualità e la sinistra di aver dato troppo spazio a strategie militari di potere e di conquista. Il regista - che figura tra l'altro anche tra i produttori - però non si lascia abbattere e fa sapere che si aspetta un'accoglienza migliore in Europa, «perché il pubblico europeo è più erudito e in particolare la cultura romana ha assorbito molte idee di Alessandro». Stone desiderava dirigere questo film da trent'anni e per farlo ha scelto un cast d'eccezione, con Angelina Jolie (madre di Alessandro), Anthony Hopkins (Tolomeo), Christopher Plummer (Aristotele), Jared Leto e Rosario Dawson (Efestione e Roxane, ovvero l'amante e la moglie di Alessandro). Di fatto, Stone, per raccontare le gesta di un giovane uomo che estese i suoi domini dall'attuale Asia Minore fino ai piedi dell'Himalaya, riunendo così Occidente e Oriente, si è avvalso della consulenza storica dell'oxfordiano Robin Lane Fox. La biografia dello storico è considerata una delle opere contemporanee migliori su Alessandro e ha venduto più di un milione di copie nella sua prima edizione. «Stone - ha dichiarato lo storico - ha ricostruito delle battaglie terrificanti con un eccezionale livello di autenticità». Tanto che Robin Lane Fox ha legato la sua partecipazione, non al compenso, ma al desiderio - peraltro esaudito - di essere presente sul grande schermo, in prima linea della cavalleria, nelle scene delle battaglie e in particolare in quella di Gaugamela, dove Alessandro il Grande sconfisse l'esercito di Dario III - composto da 250.000 uomini - con soli 47.000 soldati: il re persiano fu costretto alla fuga aprendo le porte dell'Oriente e consacrando, così, il re dei Macedoni a leggenda vivente.