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NOUVEL OBSERVATEUR

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Per i francesi Toni Negri è il nuovo Marx

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Il primo è «figura centrale del rinnovamento del marxismo che fu l'operaismo italiano» che ha «introdotto la categoria dell'operaio sociale come nuovo soggetto rivoluzionario in un mondo dove il soggetto politico è la moltitudine». Il secondo, un filosofo «influenzato da Heidegger» trasforma «il rapporto essere-tempo in una nuova problematica storica, in rottura con ogni forma di continuità lineare e tutti i presupposti teleologici». Il villaggio globale, secondo Nouvel Observateur, comunica poco e male. L'illusione di una comunicazione mondiale virtuale maschera la gabbia linguistica in cui si trovano i pensatori degli altri paesi ed è sempre più difficile sfuggire alla «maledizione di Babele». È per questo che le edizioni della testata francese hanno deciso di pubblicare un elenco ragionato dei pensatori che rappresentano «la coscienza del nostro tempo e i precursori del mondo di domani». Gli altri pensatori sono: il filosofo americano Stanley Cavell, il filosofo senegalese Souleymane Diagne, l'antropologo e sociologo argentino-messicano Nestor Garcia Canclini, lo psicanalista indiano Sudhir Kakar, il filosofo russo Vladimir Kantor, il filosofo portoghese Jose Gil, il filosofo americano Ian Hacking, l'intellettuale brasiliano Candido Mendes, il filosofo sloveno Slavoj Zizek, il filosofo norvegiese Jon Elster, il filosofo di origine ganese Kwame Appiah, il filosofo tedesco Axel Honneth, il filosofo americamo Marrha Nussbaum, l'intellettuale latino-americano Carlos Maria Villas, il filosofo britannico Simon Blackburn, il filosofo canadese Charles Taylor, il filosofo tedesco Peter Sloterdijk, il filosofo americano Richard Rorty, il filosofo irlandese Philip Pettit, il filosofo spagnolo Daniel Innerarity, il filosofo finlandese Jaakko Hintikka, l'economista indo-britannico Amartya Sen e il filosofo americano Michael Walzer.

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