di DARIO SALVATORI TUTTO pronto a Memphis per ricordare i 70 anni ...
L'ereditiera - ormai in totale contrasto con la mamma Priscilla - ha annunciato che cederà l'85 per cento delle proprietà di famiglia a Robert FX Sillerman per una cifra vicina ai cento milioni di dollari. Sillerman gestirà l'immenso giro d'affari intorno al nome, all'immagine e ai diritti delle canzoni di Elvis, anche se Graceland, la storica abitazione, rimarrà della famiglia. Ma per celebrare l'avvenimento è già pronto un doppio album antologico con tutti i brani che hanno raggiunto il n.1 in hit. Sarà l'Inghilterra, dove peraltro Elvis non ha mai cantato, a vivacizzare il mercato discografico, con una serie di emissioni antologiche destinate a movimentare il mercato dei cd e dei dvd. A Memphis, come di consueto, si scatenerà l'esercito dei turisti, dei curiosi e degli immancabili cacciatori di souvenir, anche se lo scorso anno l'afflusso è leggermente diminuito. A far concorrenza a Graceland è oramai da qualche tempo Tupelo, la piccola cittadina del Tennessee, dove il cantante nacque l'8 gennaio del 1935. Negli anni Trenta era poco più di una baracca, oggi, con opportune modifiche, ospita annulamente 75 mila visitatori. Merito dell'Elvis Presley Memorial Foundation, che gestisce le attività annesse alla casetta e il parco circostante e che fra l'altro ha avanzato la proposta di estendere le iniziative a tempo pieno. Henry Dodge, coordinatore di tutte le attività, ha intenzione di elevarle in ottica mondiale e proprio per questo ha richiesto alla città e allo Stato forti investimenti. Quando si parla di Elvis Presley non mancano mai le novità riguardanti le memorabilia, le curiosità e anche certe notizie al limite del lecito e del cattivo gusto. Da una settimana, per esempio, è uscito negli Stati Uniti un libro riguardante il fratello gemello del cantante, Jesse Garon, nato morto. Il titolo, "Elvis Presley's twin, Jesse Garon: the records show he died, but did he?", ripercorre in modo morboso e straziante le ore del parto e l'obbligo di dover perdere necessariamente uno dei due neonati. Non meno morboso un altro nuovo libro, "Elvis: if only we'd know", che cerca di scavare all'interno del complesso rapporto fra Elvis e Dio, fra musica e religiosità. Fortunatamente arriverà anche buona musica, La Triangle pubblicherà uno degli attesi show dell'aprile del 1972 per il film "Elvis on tour", contenente video e disco, realizzato con una confezione sullo stile degli album doppi degli anni Settanta, con un booklet di 40 pagine, compreso il photo book venduto originariamente negli spettacoli. Insomma il mito Elvis è vivo più che mai, ma a tenerlo in piedi è soprattutto la musica, la bontà del materiale, audio e video, registrato dal cantante nella sua lunga carriera. Pettegolezzi e modernariato fanno parte della costruzione dell'icona, ma per i veri fans non aggiungono nulla.