«Chi ha diffamato pagherà»
Il software della trasmissione, per quel che riguarda l'accesso dei concorrenti, è usato ovunque e, in alcune parti, è più o meno lo stesso di "Chi vuol esser milionario" con maggiori garanzie: perché da noi il concorrente, finché non gioca, non se ne va e perché è sempre possibile cambiare il pacco». E prosegue: «Sono state lanciate accuse da concorrenti 15-20 giorni dopo la loro partecipazione al programma del mercoledì sera, in diretta se avessero voluto davvero fare un servizio alla comunità, avrebbero potuto parlare in diretta. A chi mi riferisco? Non solo a "Striscia". Non so se Mediaset abbia favorito queste cose, anche se un editore dovrebbe controllare. So che questi concorrenti che ci hanno accusato non hanno detto la verità e vorrei capire perché. Un peccato perché il programma è diventato come "Carosello", parla ai giovani e agli adulti. Ed è strano che ogni volta che tocca il 40% viene attaccato duramente». «Il Codacons - continua Bassetti - si è detto disponibile ad assistere legalmente chi ci ha accusato; mi fa un pò ridere perché lo stesso presidente del Codacons, l'avvocato Rienzi, ha rivendicato tempo fa il diritto di autore su "Affari tuoi" e alcune sentenze lo hanno smentito».