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Debora Caprioglio: «La mia carriera? Cominciata per caso in pizzeria»

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Questa miniserie "Posso chiamarti amore?" in onda anche stasera è piaciuta. La storia di una donna di mezza età vedova che affronta mille difficoltà». Un ruolo drammatico il suo? «Sì ed un ruolo drammatico per un'attrice è sempre un'ottima occasione. Elvira è una madre coraggio. Una donna viziata che si trasforma in una donna forte per la difesa dei figli e del suo compagno. E poi farà di nuovo teatro? «Sì, Le prove sono una tappa importante prima di ogni debutto. Il teatro mi affascina». E la televisione? «La televisione che faccio è molto popolare. Ti dà una fama ed una notorietà a livelli molto alti tra fasce che spesso né il teatro né il cinema possono raggiungere». La morte di suo padre, poco più di un mese, le ha cambiato la vita? «Sì. Ero legatissima a mio padre. Una figura fondamentale in tutta la mia crescita. Anche mia mamma Augusta è fondamentale. Mio padre mi manca davvero tanto». A diciotto anni vince un volto per il cinema, al concorso al quale partecipa per scelta, per caso o per necessità? «Sicuramente per scelta. La provincia Mestre, Venezia mi andava un po' stretta. Volevo evadere. Avevo un bisogno interiore di allargare le mie opinioni e anche i miei confini. La professione di attrice è arrivata per caso. Da piccola mi piaceva comunque recitare». Quale è stato l'incontro della sua vita? «Più di un incontro ha cambiato la mia vita. Avevo solo dodici anni e in una pizzeria con i miei amici fui notata da Klaus Kinski. Mi si avvicinò e mi propose di fare un provino per un film che stava preparando. Misi piede su di un set e capii che tra me e il mestiere di attrice era davvero un amore profondo». Altri incontri? «Sì. Tinto Brass. Vede delle mie foto su un mensile e mi regala un ruolo in un suo film "Paprica". Proprio questo film mi dà tanta popolarità e mi fa conoscere dal grande pubblico». Ed ora la sua vita? «Vivo da sola, sono single non per scelta. Ho vissuto belle storie d'amore. La solitudine a volte è bellissima ma non si può stare sempre da soli».

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