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IL DIRETTORE DEL TG5 SPIEGA AI GIORNALISTI LE LINEE GUIDA

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«Non sarò di parte e non farò Rossella 2000»

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E il sogno è quello di un giornale «ancora più autorevole e seguito di quanto non sia stato fino ad oggi». Rossella ha parlato ai suoi giornalisti, che nei giorni scorsi aveva incontrato ad un ad uno, per circa un'ora. E la cosa che, dai vicedirettori ai redattori, tutti volevano sentirsi dire, Rossella l'ha detta: l'editore mi ha dato un mandato vincolante di continuare sulla strada dell'indipendenza e della credibilità, il Tg5 «non può essere giornale di parte, deve essere un giornale realizzato con equilibrio, correttezza e onestà informativa». E qui è arrivata la prima citazione, da un motto del Guardian del 1921: «il commento è libero ma i fatti sono sacri». Ma seguire e rispettare la sacralità dei fatti non deve impedire ulteriori margini di crescita in termini di ascolti, essenziali in una tv commerciale. E qui Rossella si è fatto soccorrere da Thomas E. Lawrence e dai suoi «Sette pilastri della saggezza»: «I sogni fatti di notte - ha detto - svaniscono, quelli fatti di giorno possono realizzarsi: io ho sognato di avere un Tg5 ancora più autorevole e seguito di quanto non sia stato fino ad oggi». E dopo aver caricato a dovere i suoi giornalisti («mi sono accorto in questo mese - ha detto - che il tg è formato da professionisti di grande valore che pur essendo in pochi rispetto alla concorrenza hanno dato l'assalto al cielo con risultati autorevoli in termini di credibilità e ascolto»), ha spiegato le prime possibili migliorie che intende apportare nell'organizzazione del lavoro, sempre nel segno della continuità col suo predecessore, che ha pubblicamente ringraziato. Una continuità che non potrà essere pura prosecuzione, ha spiegato Rossella confermando le funzioni e le mansioni di tutti, comprese le conduzioni. Il capitolo Sposini, vicedirettore vicario, è a parte: Rossella ha detto che di comune accordo i due si sono presi un po' di tempo per capire «se si lavora bene insieme» e che in questo periodo il vicedirettore non andrà in video pur partecipando alla fattura delle varie edizioni del tg. Insomma, Sposini non ha sciolto la riserva e Rossella si riserva di testarne la compatibilità. Alessandro Banfi sarà vicedirettore esecutivo, Andrea Pamparana sempre vicedirettore. Rossella ha poi annunciato le prime novità: due nuove edizioni brevi; la creazione di una nuova redazione «cultura spettacoli e società»; maggiore sinergia con «Verissimo», rafforzamento di «Terra» considerato «fiore all'occhiello» della testa. Il direttore ha poi proposto la redazione di un codice etico da redigere e poi affiggere in redazione a cui richiamare il direttore quando ce ne fosse bisogno. Rossella ha poi chiesto che la parte finale del tg sia dedicata sempre a servizi di allegerimento, però «rigorosi»: alleggerimento, ha sottolineato, non vuol dire che sono qui per fare cronaca rosa e tantomeno trash. Non farò Rossella 2000 come al Tg1, i tempi e le condizioni, cioè il palato del pubblico del Tg5, sono diversi».

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