Nella valle del Tevere il dolce pangiallo
creato dagli etruschi
Tra le viuzze strette e suggestive di questo ultimo avamposto laziale «già in odor di Umbria», opera un giovane cioccolatiere ventisettenne, Fabio Santori, il quale, oltre alla classica produzione dolciaria, si diletta nel costruire sculture di cioccolato dalle più svariate forme e dimensioni. Punta di diamante del suo laboratorio familiare (è coadiuvato dai genitori, dal fratello e dalla fidanzata Daniela) rimane comunque il torrone, preparato con le pregiate nocciole raccolte sulle pendici dei Monti Cimini, sopra un'area che supera i quindicimila ettari. Oltre a questo tipo, denominato «nocciolato», Fabio ne produce anche una versione alla pasta di gianduia, al cioccolato fondente, ma anche al pistacchio, arancio, limone, fragola, oltre a quello morbido e a quello duro. Vasta anche la scelta di squisiti cioccolatini alla crema di grappa, miele, pasta di nocciola, peperoncino, e dei classici dolci della tradizione, tipici di questo angolo suggestivo del Lazio ricco di castelli e roccaforti: ecco allora il delizioso pangiallo, un prodotto da forno a forma di pagnotta, le cui prime tracce risalgono addirittura all'epoca etrusca, realizzato con un impasto di frutta secca e candita, miele e aromi naturali, e il panpepato, detto anche «Pane del Principe» perché in passato veniva offerto ai nobili della zona. Con l'avvicinarsi del Natale, non possiamo esimerci dal segnalare anche i suoi squisiti panettoni, anche alle noci e mandorle, o con ripieno ai frutti di bosco. Ma per un regalo ancor più sfizioso, ecco le belle (e buone) sculture di cioccolato, ottenute da cru di origine sudamericana, raffiguranti i più svariati temi natalizi: dagli alberi di Natale ai presepi, dai paesaggi agli animali da cortile. È già tempo… e gusto di Natale! Cioccolateria pasticceria Santori Giulia Castiglione in Teverina (Vt) Piazza della Repubblica, 7 tel. 0761.948879 riposo settimanale: lunedì