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Orfani di reality ci rifugiamo nella trash-soap

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Perché loro, i vip, diventano come noi. Con gli scheletri nell'armadio, un ritocchino qui, un nuovo amante là. I litigi, le risse, le tragedie. Ci siamo nutriti dei segreti delle star attraverso le pagine dei settimanali. Ora la Tv ci inonda di reality sollecitando il nostro godimento in tal misura da incatenarci al piccolo schermo. In quella scatola a portata di poltrona passa il campionario più ghiotto del gossip. Impossibile rinunciarvi. Che fare ora che siamo orfani dell'Isola dei famosi, della Fattoria, della Music farm e anche del Grande fratello (che di vip non ne ha ma scruta, lo stesso, tra le bassezze dell'animo umano)? Non ci resta che buttarci sulle gemelle Lecciso. Di Raffaella ben poco ci importa. Della sorella Loredana, che fa coppia (e figli) con Albano, invece vorremmo sapere tutto. La Tv lo sa e così ce la propina 24 ore al giorno su tutti i canali. Ci fa felici e si fa felice sventolando dati di ascolto lusinghieri (per lei). Mamma Tv ha partorito il Fenomeno. E tra tante polemiche, in un'Italia divisa tra pro e contro, l'unica riflessione giusta è quella di Carlo Freccero, ex direttore di Italia 1 e Raidue. Con le Lecciso, spiega Freccero, è nato un nuovo genere televisivo: «il reality soap», ossia «la vita raccontata a puntate da un programma all'altro». Una sorta di macchina dei sogni trasversale, che offre «la possibilità di trasformarsi da ranocchio in principe grazie a un'inquadratura della telecamera». Loredana, primo esempio del futuro televisivo, dopo aver fatto razzia di telespettatori a «Striscia» e a «Porta a porta» ora, in un sussulto di lucidità, definisce il suo successo «indecifrabile». Più facile oggi per lei contare le cifre del suo conto in banca. Con i cachet che continuano a lievitare, chirurgo plastico, manicure e parrucchiere, ora potrà pagarseli da sola.

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