QUARANT'ANNI FA I CODICI SI FACEVANO A PEZZI
Quando agli antiquari si vendevano singole lettere
Oggi esistono una ventina di cattedre universitarie sul tema, per lo più presiedute da donne, alcune delle quali hanno dato vita a piccole scuole regionali, tirando su una generazione di giovani studiosi. Di pari passo si sono moltiplicate le riviste e accanto a quelle di taglio accademico è nata una pubblicazione preziosa come Alumina, capace di affiancare la specializzazione alla divulgazione: il direttore responsabile Gianfranco Malafarina ci illustra lo stato della disciplina: «Fino alla Seconda guerra mondiale c'era l'uso, detto cutting, di tagliare via dai libri miniati vignette o singole lettere, che venivano smerciate da piccoli antiquari. Solo negli ultimi quarant'anni si è acquisita la coscienza del libro miniato come unicum, da preservare nella sua integrità». Molto vivace anche il mercato : «I prezzi sono variabili - aggiunge Malafarina - si va da un minimo di mille euro a un massimo di ottomila per i piccoli cuttings, fino ai codici interi: quelli più comuni costano entro i 50 mila euro. Poi ci sono i cosiddetti top prices, casi rari: ad esempio sei mesi fa Sotheby's ha venduto un salterio gotico per più di tre milioni di euro». Ancora più sorprendenti i prezzi raggiunti da Christie's, come ricorda Fabio Bertolo responsabile manoscritti per Christie's Italia: «Nel 2003 il Libro delle ore di Francesco da Barberino è stato battuto a 980 mila euro, ma a livello internazionale il record è detenuto dal Libro delle ore di Rothschild, venduto nel '99 a 8 milioni 580 mila sterline, più di tredici milioni di dollari. Quello dei codici miniati è un mercato che non ha mai conosciuto flessioni» . Ma esistono ancora i miniatori? Vittorio di Giuro della Sylvestre Bonnard è categorico: «Certo che no, la miniatura ha esaurito la propria storia: oggi ci sono solo i fac-simile, prodotti industriali, e non è la stessa cosa». Il mercato dei fac-simile è fiorente e coinvolge editori specializzati: i più noti sono in Austria e Svizzera, mentre in Italia il primato è detenuto dalla Franco Cosimo Panini Editore di Modena . «Sono opere industriali, stampate con cura e fedeltà - spiega Malafarina - ma con interventi artigianali. I prezzi vanno dai 2 mila euro per opere di poche pagine ai 35 mila euro». Il loro valore è anche culturale, poiché consentono lo studio di codici quasi mai accessibili al grande pubblico: si tratta di un patrimonio fragilissimo, che va preservato.