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Fiorello frenato dalla paura di osare

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A caccia del record ha preferito fare ricorso a un repertorio «strappacore» con il fratello e Pippo Baudo

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L'ultima puntata di «Stasera pago io, revolution», ha conquistato, nella prima parte, 8.263.000 spettatori, consentendo alla prima rete di vincere, come sempre, la serata. Da sottolineare che Canale 5, con «La sai l'ultima, vip?» si è fermata ad 3.800.000 persone sintonizzate sul programma di barzellette all'esordio. Nella seconda parte, invece, in onda dalle 23 in poi, sono stati 5.779.000 gli affezionati sintonizzati ancora su Raiuno. Il risultato in termini di ascolto è senza dubbio altamente positivo, soprattutto se si considera che, adesso, il sabato sera il pubblico televisivo tende a disertare il piccolo schermo. Ma forse dal commiato del grande mattatore del sabato sera ci si attendeva qualcosa in più, considerato, soprattutto che la prima puntata, in onda il tre aprile scorso, tenne legati dinanzi al piccolo schermo di Raiuno più di nove milioni di spettatori. Fiorello, sabato sera, ha toccato, verso la conclusione del programma, tutte le classiche corde della commozione. Soprattutto in un segmento del programma in cui faceva coppia con il fratello Beppe, attore di fiction. I due hanno dato vita ad una gag che, giocata sui toni della meridionalità, ha puntato l'attenzione sui rapporti non solo familiari, tra i due. Come gran finale non poteva mancare Pippo Baudo, nel ruolo di grande conoscitore del teatro delle Vittorie, tempio sacro del varietà di Raiuno. Tutte e otto le puntate di «Stasera pago io, revolution», hanno sapientemente attinto sia alla trasmissione radiofonica «Viva Radiodue» sia allo spettacolo teatrale che Fiorello ha portato in giro per l'Italia. È stato soprattutto durante le ultime puntate che tali richiami si sono dimostrati più intensi e frequenti. Uno dei cavalli di battaglia del programma radiofonico è stata l'imitazione di Carla Bruni, riproposta più volte, anche sabato sera, quando il padrone di casa l'ha presentata assieme a Valeria Golino, ospite del programma e protagonista di un fuoriprogramma alla Janet Jackson con seno «ribelle» fuoriuscito dal vestito. Anche le cosiddette contaminazioni musicali di cui Fiorello ha fornito splendide ed avvincenti interpretazioni, erano state già apprezzate nella trasmissione radiofonica. A completare le atmosfere da one man show internazionale hanno contribuito le tante presenze di ospiti internazionali. Sabato sera Fiorello ha chiuso in bellezza con John Travolta, con il quale il padrone di casa ha interagito in maniera interessante. Anche se la presenza di un personaggio così noto poteva far pensare a gag di maggiore impatto sul pubblico. Insomma si è avuta la sensazione che Fiorello, verso la seconda metà del programma televisivo, cominciasse ad avvertire la stanchezza di un impegno forse troppo lungo per lui, abituato in media a quattro puntate. Ed abbia cercato di rimediare affidandosi ad esperimenti del passato già ampiamente collaudati e dimostratisi vincenti. D'altra parte l'originalità delle intuizioni non può essere diluita, pena la perdita di incisività. Ma non è ancora finito il lungo percorso di «Stasera pago io, revolution». Sabato prossimo ci sarà un'altra puntata supplementare che non sarà un condensato delle battute migliori. Fiorello lascia il Teatro delle Vittorie e si trasferisce a via Asiago, sede della Radio. Per un ultimo appuntamento, questa volta davvero definitivo. L'arrivederci è per l'autunno per la ripresa di «Viva Radiodue». Il ritorno in Tv, invece, è ancora tutto da definire.

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