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Natura morta di Picasso sparisce dal Beaubourg

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Si tratta della «Nature morte à la charlotte», una tela di 54 centimetri su 65, che era conservato con altre 28 mila opere in un magazzino al nord di Parigi. Un luogo sorvegliato ma accessibile a parecchie persone: i guardiani del sito, quelli del museo, i corniciai e i restauratori. Il quadro sarebbe peraltro stato visto per l'ultima volta il 12 gennaio nell'atelier di restauro annesso ai magazzini. La direzione del Beaubourg si è accorta della scomparsa venerdì scorso e l'ha immediatamente denunciata facendo scattare l'apertura di un'inchiesta. In realtà già a metà febbraio un corniciaio si era reso conto che la tela non si trovava dove avrebbe dovuto, ma è stato soltanto nel corso di un inventario, la settimana scorsa, che si è capito che il quadro si era volatilizzato. La natura morta, nei toni del grigio-blu con al centro la forma di un piatto bianco e quella di una "charlotte" marrone, era stata esposta per qualche anno al museo di belle arti di Nancy, e avrebbe dovuto uscire nelle prossime settimane dalle riserve, dopo il restauro, per essere prestata al museo di Roubaix. La scomparsa è stata registrata nello schedario Treima, banca dati fotografica informatizzata della polizia che dal 1995 registra tutte le opere d'arte ricercate in Francia e dall'Interpol. Ma c'è ben poca speranza di ritrovare in una galleria parigina o francese un'opera così nota, descritta in numerosi testi e abbondantemente riprodotta. Ed è altrettanto difficile, secondo gli esperti, che possa essere rivenduta all'estero ufficialmente. È invece più probabile che si tratti di un furto su commissione, compiuto per qualche collezionista privato.

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