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Pubblicità occulta, Cucuzza si autosospende

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Ricci: «Cattaneo mi ha chiamato per farmi i complimenti. E dice di saperne molto di più...»

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Rivelazioni che hanno già fatto tre vittime: l'inviato della trasmissione Gianfranco Agus ed il regista Pietro Pellizieri sono stati sospesi dal direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Mentre il conduttore della trasmissione «La vita in diretta», Michele Cucuzza, si è autosospeso dalla guida dell'appuntamento pomeridiano. Al suo posto ieri c'era Antonella Delprino, mentre da lunedì, ci sarà Luca Giurato. Cucuzza ha denunciato una ignobile campagna denigratoria contro lui e la stessa Rai. «Per facilitare l'accertamento da parte dell'azienda, della mia totale estraneità ai fatti denunciati da "Striscia", scomparirò dal video», ha affermato in una conferenza stampa nella quale ha sottolineato l'assenza del suo potere decisionale sulle scelte dei collegamenti all'interno del programma. Intanto Antonio Ricci rivela: «Per la prima volta mi ha chiamato il presidente della Rai, Flavio Cattaneo per farmi i complimenti e sul caso de "La vita in diretta" mi ha detto di aver scoperto qualcosa di molto grosso, al quale neanche noi eravamo arrivati. Aspettiamo di vedere di cosa si tratti. Cattaneo ha detto di voler fare pulizia». Ricci inoltre sottolinea di non aver mosso nessuna accusa personale, ma di aver solo denunciato il sistema. «I nostri avvocati sono già al lavoro sulle dichiarazioni di chi afferma che la nostra inchiesta sia strumentale e falsa. Come sempre il ricavato verrà devoluto in beneficenza», conclude Ricci. I due casi presentati ieri sera, riguardavano un servizio da Gambara in provincia di Brescia sul panino più lungo d'Italia in cui venivano inquadrate le marche delle magliette dei cuochi ed un collegamento con una gioielleria, in Calabria in cui un orafo fingeva di realizzare un gioiello in diretta. Ma la vicenda è iniziata mercoledì scorso, quando il Tg satirico di Canale 5 ha svelato l'esistenza di un numero di telefono a cui rivolgersi per fare pubblicità a ristoranti, discoteche, palestre, nei collegamenti de «La vita in diretta». Sarebbe stato un personaggio della Rai, disgustato per i criteri con cui vengono selezionati i set esterni della trasmissione, a fornire a Striscia il numero che gli autori hanno dato a Valerio Staffelli per indagare. Dopo vari accertamenti, Staffelli ha fatto irruzione nel mezzo di un collegamento de «La vita in diretta», mentre si svolgeva il Quarto Trofeo Pentola d'oro, in un ristorante omonimo di Sesto San Giovanni in cui erano presenti Gianni Pettenati, Piero Focaccia e Mario Tessuto. Striscia ha mandato in onda, prima, la telefonata tra un complice del clan Ricci ed un personaggio che garantiva per «La vita in diretta» e dettava i termini dell'intesa. L'operazione era stata chiamata «Cucuzza d'oro» e prevedeva anche la presenza a sorpresa, della figlia di Mino Reitano che mostrava al padre, in diretta, la nipotina. Nella puntata del Tg satirico di ieri sera, Staffelli ha consegnato, a viale Angelico, a Roma, un tapiro d'oro, a Michele Cucuzza. A proposito di tale consegna, Cucuzza, ha detto: «Nel sentirmi interrogare sui miei rapporti con Stefano Grandi, che io non conoscevo, rivelatosi poi parente di Pasquale Mammaro, agente di cantanti in voga negli anni '60 e '70, che mi aveva proposto alcune serate estive non televisive, ho compreso di essere l'obbiettivo di una campagna mediatica, di una trappola che rischia di infangare la mia immagine di professionista perbene».

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