FICTION SULLA VITA PRIVATA DEL MAGISTRATO
Attualmente si trova a Fregene il set della miniserie in due puntate che ripercorre la vita del giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio del 1992. Le scene che si stanno girando riguardano una riunione del pool antimafia svoltasi a Villa Grazia, la tenuta di famiglia di Borsellino. Si doveva decidere l'arresto di alcuni personaggi della Cupola ritenuti intoccabili. Prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi, la fiction vuole ricordare un periodo recente della nostra storia alquanto sconosciuto alle giovani generazioni che collegano Falcone e Borsellino quasi soltanto al nome all'aeroporto di Palermo. Nel ruolo di Paolo Borsellino c'è Giorgio Tirabassi, uno dei protagonisti di «Distretto di polizia». A dare il volto al giudice Falcone è invece Ennio Fantastichini. La sceneggiatura si sofferma, in particolare sugli ultimi mesi di vita di Borsellino, e sui 57 giorni che precedettero la sua morte dopo quella di Falcone. Le miniserie entra nel privato dell'esistenza dei due servitori dello Stato, sottolineando come la certezza di essere ucciso, portava Borsellino ad assumere atteggiamenti oltremodo severi nei confronti dei figli nella speranza di alleviare la sofferenza per la sua morte. Nella fiction ci sono anche Chinnici, Cassarà e Montana che furono uccisi dalla mafia prima di Falcone e Borsellino. Prima di Fregene le riprese si sono svolte a Palermo. Ricorda Tirabassi: «Un giorno al tribunale eravamo riuniti tutti e cinque gli attori che davamo il volto a Falcone, Borsellino, Cassarà, Chinnici e Montana. Ci siamo girati ed abbiamo visto le targhe commemorative dei nostri personaggi, tutti morti». Mar. Cat.