Antichi reperti e cozze freschissime tesoro di Pozzilli

IL POSTO

All'apprezzamento del patrimonio storico ed architettonico del paese, tra cui spiccano i resti dell'acquedotto venafrano ed una «tavola aquaria» risalente al 26 a.C. si aggiunge la prerogativa di degustare una pietanza che sposa, ai suoi ingredienti, la speciale cozza tarantina, unica per il sapore che le viene conferito dalla particolarità dell'allevamento caratterizzato dalla presenza, in loco, di sorgenti d'acqua dolce sotterranee che si mescolano a quelle marine. Il piatto si chiama «Sfogliatine di crepe in concassè di pomodorini, julienne di calamari e cozze tarantine». La particolarissima composizione racchiude in una sottilissima sfoglia di crepe modellata come un fagottino e chiusa con un lunga e sottile foglia di verdura annodata, un amalgama di pomodorini, calamari tagliati a fette sottilissime e cozze tarantine. Ad impreziosire il piatto di portata vi è una ulteriore composizione di grano saraceno racchiuso in due fette di patate a formare una sorta di sandwich. La sfogliatina di crepe ha vinto il primo premio alla seconda edizione del concorso nazionale «Festival della cucina italiana con la cozza tarantina» tenutasi a Taranto, al Gabbiano Hotel, ed organizzata dal centro culturale Renoir di Cosimo Lardiello. Isernia si è davvero fatta onore nella prestigiosa gara di chef provenienti da ogni parte d'Italia: un altro giovane chef, Adriano Cozzolino, ancora proveniente dall'hotel Dora di Pozzilli si è classificato al quarto posto con un'altra insolita ed entusiasmante preparazione: «Quiche di cozze e cipolla rossa di Tropea su fondo di cozze, code di scampi e pomodorini invernali». Una composizione che sposa il gusto del mare con ortaggi di primissima qualità. Il doppio riconoscimento ottenuto dal Molise è la testimonianza dell'antica tradizione culinaria di una regione che, a due passi dal Lazio, affascina, stupisce ed è perfetta per un fine settimana fuori porta.