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L'AMERICA che ha osannato la «Passione» cinematografica di Mel Gibson ha un nuovo nemico comune: «Il ...

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Una decina di libri anti-Brown stanno invadendo le librerie degli Stati Uniti, tutti con la promessa di rompere o svelare il codice e di confutarne i contenuti. La corsa alla pubblicazione di volumi dedicati ad attaccare il romanzo, è stata alimentata anche dai timori dell'ambiente cristiano americano - protestante e cattolico - per il futuro arrivo sulla scena di una versione cinematografica del libro. Il regista Ron Howard sta lavorando a un film basato sul romanzo, ricostruendo in chiave hollywoodiana un intrigo nel quale la Chiesa (e in particolare l'Opus Dei) viene descritta come impegnata da secoli a mantenere il segreto sul fatto che Gesù Cristo fosse in realtà un mortale, che sposò Maria Maddalena ed ebbe figli, i cui discendenti vivrebbero oggi in Francia. Il film e il libro a cui si ispira sono già diventati l'Anticristo per una vasto numero di cattolici, luterani, evangelici e membri di altre confessioni cristiane negli Usa, preoccupati nel vedere come soprattutto nelle scuole e nei campus universitari la storia di Brown stia avendo un successo di dimensioni che ricordano Harry Potter. In 13 mesi, «Il Codice da Vinci» ha venduto sei milioni di copie negli Usa e da 56 settimane è nella classifica dei best seller del New York Times. Lo scorso anno è stato l'unico romanzo di cui si ha notizia ad essere stato letto dal presidente George W. Bush. Studiosi e religiosi di varie confessioni cristiane, nel timore che la finzione narrativa di Brown venga presa come «vangelo», hanno ora mandato in libreria corposi volumi che si addentrano nei primi secoli del cristianesimo e in argomenti complessi come i contenuti del Concilio di Nicea dell'anno 325, per confutare le tesi di Brown.

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