«Sarò Oliver Twist. Ma non ho letto il libro» Roman Polanski annuncia un evento grandioso: «Ricostruiremo la vecchia Londra. A Praga»
Perfettamente a suo agio davanti ai flash dei fotografi, lo sguardo irriverente dietro le lentiggini, Barney Clark è stato scelto tra centinaia di altri bambini con un casting nelle scuole e nei corsi di recitazione. Ma il giovane Oliver Twist non è un attore alle prime armi, «ho già recitato in alcune serie televisive, ma questo ruolo è sicuramente più impegnativo» afferma dall'alto del suo metro e trenta. Poi aggiunge: «Sarà come un'avventura allontanarmi dai miei genitori per la prima volta, anche se verranno spesso a trovarmi sul set». Barney ha iniziato a studiare recitazione a sei anni, interpretando fra l'altro «la matrigna di Cenerentola, perchè avevo i capelli lunghi» e il personaggio biblico di Giuseppe in occasione della recita di fine anno della scuola. Il piccolo attore si considera «un bravo studente» ma ammette di aver letto soltanto la versione abbreviata del romanzo, un riassunto di 20 pagine, «perché all'epoca aveva solo sei anni». Interrogato sui possibili legami con l'Oliver Twist del 1948 targato David Lean, Polanski dichiara: «Onesto, coraggioso e discreto, questo è il mio Oliver Twist», escludendo qualunque paragone con il suo predecessore. Il regista spiega poi come il romanzo di Dickens, ben 400 pagine da tradurre in immagini, sia stato ripreso fedelmente, «abbiamo tagliato soltanto alcuni episodi secondari, non necessari alla comprensione generale del film, ma per il resto ho cercato di estrarre dall'opera di Dickens l'essenziale mantenendo l'aderenza al racconto». Per la sceneggiatura si è avvalso di Ronald Harwood, già premiato con l'oscar per «Il pianista». Le riprese del film cominceranno a metà luglio e saranno effettuate esclusivamente in Cecoslovacchia, nella città di Praga. «La scelta è caduta su Praga perchè ci permetteva di ricostruire totalmente e a basso costo la Londra dell'800», dice il regista e promette una ricostruzione d'epoca «unica, da grande film», per il cui budget si parla di una cifra intorno ai 45 milioni di euro. Coprodotto da Francia, Italia, Inghilterra e Cecoslovacchia, Oliver Twist «sarà un film destinato ai bambini», precisa Polanski che non dimentica come l'incoraggiamento dei suoi figli, di 6 e 11 anni, sia stato determinante per la scelta del soggetto da raccontare. «Anche se non c'è un vero e proprio limite di età per vedere un film del genere», prosegue il regista che lascia intendere «d'altra parte se mia figlia, a soli sei anni, è appassionata di Agatha Christie...». E per quanto riguarda il cast? Nessuna star e soltanto attori inglesi, please. Il motivo: sono gli unici capaci di riprodurre l'accento della Londra dell'epoca, e poi sono «molto disciplinati», chiarisce Polanski che li considera «i migliori attori al mondo grazie all'esperienza fatta sulla strada e nei teatri di provincia». Ma quanto di sè Polanski trasmetterà a questo film, dopo la fatica, sicuramente autobiografica, del Pianista? «La mia infanzia mi aiuterà a girare Oliver Twist», dichiara il regista che, poco più che bambino, fu costretto a fuggire dal ghetto di Cracovia e perse sua madre in un campo di concentramento.