L'ULTIMO SINGOLO DEGLI OUTKAST VENDUTO PIÙ COME RINGTONE CHE COME CD
Il futuro della musica è nelle suonerie dei telefoni cellulari
I dati, ormai, sono inequivocabili e riportati sull'ultimo numero di M&D, il più autorevole mensile italiano specializzato nell'industria discografica. Nel 2003 in Gran Bretagna per la prima volta la Bpi, l'associazione dei discografici inglesi, ha annunciato che i ricavi generati dai "ringtones", le suonerie telefoniche per cellulari, hanno sopravanzato quelli derivanti dai cd singoli distribuiti nei negozi di dischi. In Italia la situazione non è diversa: la circolazione di denaro prodotta dai cosiddetti "servizi a valore aggiunto" della telefonia mobile (che comprende, oltre ai ringtones, anche notizie, messaggi personalizzati e loghi) ha superato i 400-600 milioni di euro, un valore comunque superiore al giro di affari della discografia nazionale. «Le suonerie - spiega Enzo Mazza, direttore generale della Fimi - rappresentano un punto di riferimento per la discografia del futuro. Le case discografiche si stanno attrezzando per creare settori specializzati nella vendita dei ringtones. Un fatturato in crescita rispetto al calo costante dei consumi di musica registrata». A far salire la febbre delle suonerie, infatti, è sia la quota di diritti d'autore che viene pagata alla Siae per i ringtones ma anche il futuro mercato dei "truetones", le suonerie che contengono il brano reale del cd, estratti di registrazioni audio originali: quando suona il cellulare, insomma, è come se si accendesse la radio. «Perchè - scrive M&D - l'evoluzione della tecnologia permetterà di abbandonare presto i freddi trilli delle suonerie monofoniche e persino quelli migliori delle polifoniche per abbracciare definitivamente i truetones, 10-15 secondi di registrazioni fonografiche digitali che coinvolgono a pieno titolo nel business, per la prima volta, anche le case discografiche proprietarie dei master e non solo autori ed editori». «Mentre per il ringtone si paga la quota solo alla Siae, nel caso dei truetones sono le stesse case discografiche a vendere direttamente i loro prodotti - spiega Mazza - con una possibilità di incrementare il fatturato in modo notevole». Gli sviluppi sono enormi: basti pensare che negli Stati Uniti si stanno già lanciando nuovi brani esclusivamente tramite suonerie. Il risultato è già evidente anche in Italia: la BMG Ricordi, in collaborazione con Messaggerie digitali e con il provider francese Musiwave, è presente sul portale Vodafone Live e i truetones scaricati da «Hey ya» degli Outkast (nella foto), uno degli hit del momento, sono già quasi la metà dei singoli venduti nei negozi.