Don Matteo mette in riga il Grande Fratello

È Don Matteo, il sacerdote detective di Raiuno che, ogni giovedì sera, limita l'audience del reality show di Canale 5, realizzando un miracolo nel quale, alla vigilia della messa in onda, nessuno credeva fino in fondo. Giovedì scorso la prima puntata di «Don Matteo 4» ha conquistato il 27% di share con 7.887.000 spettatori. La fedeltà del pubblico all'attore Terence Hill, che dà il volto al prete, è dimostrata dall'audience della seconda puntata: 26,89% di share con 7.092.000 persone sintonizzate sulla prima rete. Una fedeltà che dura sin dall'inizio della serie. Meraviglia che cifre d'audience così elevate siano state raggiunte proprio contro le puntate finali del GF4, tradizionalmente più seguite. Il 38,18% di share con 8.654.000 spettatori, appannaggio del reality show di Canale 5, ha certamente risentito della concorrenza di Raiuno. «Dietro il successo della fiction si nasconde un accurato lavoro di preparazione, che va dalla scrittura delle sceneggiature alla credibilità dei personaggi», afferma Luca Bernabei, responsabile della Luxe Vide, casa di produzione che ha realizzato le quattro serie di «Don Matteo» finora andate in onda. «Il prete con la sua semplicità rappresenta per il pubblico una sorta di detective dell'anima che congloba, nel proprio operato, elementi ben miscelati, come le atmosfere giallistiche, i toni da commedia ed il rassicurante messaggio finale», continua Bernabei, secondo cui i protagonisti della serie hanno raggiunto una tale credibilità da potervi riconoscere i personaggi della vita reale. Mancano solo due settimane alla conclusione di «Don Matteo 4», ma Raifiction anticipa già la quinta serie la cui lavorazione inizierà ai principi di gennaio 2005 per essere trasmessa nell'autunno dello stesso anno. «Siamo andati in onda quasi in contemporanea con la lavorazione della serie attualmente in onda le cui riprese si concluderanno lunedì prossimo», riferiscono a Raifiction. Confermato il cast degli attori di «Don Matteo 5» con nuovi sviluppi del rapporto sentimentale che legga il sindaco del paese in cui vive Don Matteo, ovvero Milena Miconi, al vice comandante della caserma dei Carabinieri, interpretato da Flavio Insinna. «Stiamo riflettendo proprio adesso sui futuri risvolti di questa love story», anticipa Bernabei che svela: «Terence Hill ama tanto il suo prete detective da aver rifiutato di interpretare altri personaggi e sceglie personalmente le frasi di celebri personaggi del mondo religioso, come Madre Teresa di Calcutta e Papa Giovanni, che inserisce in ogni puntata. Un ulteriore messaggio positivo e rassicurante per un sacerdote che scruta nell'animo umano cogliendone, con comprensione, le debolezze». «Don Matteo» rappresenta la figura del sacerdote di un tempo, vicina alla gente, inserita nel contesto del paese, sempre pronta a perdonare, mai ad emettere sentenze. Una figura che nelle grandi città si sta perdendo», afferma don Felice Riva dell'Opera Don Guanella.