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Con «Nati senza camicia» arriva la sorella di Fiorello

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Una signora che interagiva con i suoi ospiti mantenendo riservatezza e conferendo alla trasmissione un alone di familiarità. Con queste caratteristiche è approdata sugli schermi «Nati senza camicia» un programma condotto da Catena Fiorello che ha esordito martedì sulla seconda tarda serata di Raitre, conquistando subito il 9,64% di share. La più giovane sorella del più celebre «Fiore» ha avuto la capacità di trasmettere convinzione mantenendo, dinanzi alle telecamere, una modestia inusuale nel mondo dello spettacolo. Soprattutto nella sua prima intervista televisiva, con i Pooh, gruppo musicale molto caro al cuore degli italiani, ha compreso che il suo posto era là, distaccato, ma non troppo, dai ricordi che attraverso le canzoni, venivano evocati nell'immaginario dei telespettatori. «Nati senza camicia» vuole raccontare gli esordi, difficili, di personaggi che hanno raggiunto la notorietà grazie soltanto alla loro forte voglia di arrivare a tutti i costi e mutua il titolo dall'omonimo libro di «Cati» Fiorello. Nel corso delle sei puntate previste la neo conduttrice si confronterà con altri rappresentanti del mondo dello spettacolo, del calcio, della finanza e dell'attualità. La sensazione del telespettatore è che il programma sia stato studiato, provato e riprovato, per non cadere nella trappola dell'approssimazione e dell'improvvisazione.

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