In Tv il successo doc ora veste a «strisce»
La tendenza, consolidatasi recentemente, ha due chiavi di lettura: da una parte è la conseguenza della mancanza di creatività che contraddistingue la programmazione dei palinsesti televisivi, dall'altra ha lo scopo di consolidare, presso il pubblico, le cosiddette «trasmissioni madri» di cui rappresentano la versione ridotta. L'ultima striscia apparsa in video è legata al programma di Raidue «Excalibur, lunedì d'Italia», condotto da Antonio Socci e va in onda il sabato alle 19,45. È un miniappuntamento preparatorio alla trasmissione di informazione trasmessa il lunedì in prima serata dal titolo «Excalibur Anteprima«. Per «Excalibur» la striscia di informazione aggiuntiva ha lo scopo di stimolare l'attenzione sulla trasmissione nella speranza di incrementarne gli ascolti. È la prima volta che da un programma di informazione viene derivata una striscia, ovvero una «finestra» televisiva, estendendo all'approfondimento delle notizie una tendenza in voga nel settore dello spettacolo. E da circa un mese, nella seconda tarda serata di Canale 5, sono arrivati i 15 minuti di «L'antipatico», una sorta di «Batti e ribatti» allungato, con domande a personaggi della politica. Intanto una striscia serale, su Raidue, si permette il lusso di fare concorrenza a due colossi dell'Auditel come «Affari tuoi» su Raiuno e «Striscia la notizia» su Canale 5. Si tratta di «Libero light», una finestra di soli cinque minuti che va in onda quotidianamente dalle 20,55 alle 21 ed è condotta da Teo Mammuccari. Il piccolo appuntamento riprende lo schema di «Libero», programma di scherzi telefonici in onda il martedì in seconda serata. L'obbiettivo, non del tutto centrato, della mini striscia durante la quale viene realizzato, ogni sera, un solo tiro mancino, avrebbe dovuto consistere nel far da traino alla prima serata di Raidue, tradizionalmente sofferente d'audience. Anche il programma di Fabio Fazio «Che tempo che fa», in onda il sabato e la domenica alle 20,10, ha una «finestra»televisiva di anticipazione, il giorno prima, dal titolo «Il venerdì di Che tempo che fa» In venti minuti Fazio anticipa ai telespettatori gli argomenti dei giorni successivi. Ma l'esempio più significativo di programma di successo dalla cui costola è nata una «striscia» di altrettanto successo, è stato certamente «La prova del cuoco». La trasmissione in onda nella mattinata di Raiuno e condotta da Antonella Clerici, ha ispirato lo scorso settembre «La prova del cuoco, cotta e mangiata», quindici minuti che, in onda dopo il Tg1 delle 20, hanno mantenuto testa dignitosamente a «Striscia la notizia». L'esperimento gradito dal pubblico è stato riproposto nel periodo natalizio con il medesimo risultato positivo e verrà ripetuto all'inizio della prossima stagione autunnale, prima della ripresa di «Affari tuoi». Il programma pioniere delle cosiddette «finestre televisive» è stato «Il Grande fratello» primo reality show approdato in Italia nel settembre del 2000. Ogni altro appuntamento di Tv realtà è stato accompagnato, in seguito da «finestre televisive» in differenti fasce orarie, preparatorie all'appuntamento settimanale. «L'isola dei famosi», «La talpa»e, recentemente, «La fattoria», ne rappresentano tre esempi. Con l'arrivo di «Music farm» su Raidue, un'altra ondata di ministrisce televisive, propedeutiche agli appuntamenti di prima serata, approderà sul piccolo schermo. Concludendo una stagione televisiva che si è distinta per la penuria di idee, la clonazione dei programmi e la massiccia ondata di reality show.