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Lo psichiatra grida basta al silenzio tra generazioni

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«LETTERA A UN ADOLESCENTE»

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«Sono un vecchio convinto che non sia accettabile il mutismo tra generazioni, che vuol dire tra padri e figli dentro la stessa casa, mentre ci si trova fianco a fianco», così si legge in apertura e si capisce subito che il professore Andreoli ha veramente a cuore la vita ma soprattutto il futuro degli adolescenti, i quali «devono imparare a riconoscere e comprendere il dolore», soprattutto quello che si lega «all'esistenza, alla fatica di vivere». Fragili, ma allo stesso tempo ricchi d'una forte interiorità, gli adolescenti devono trovare nella famiglia sostegno e comprensione, a patto che genitori e figli siano disponibili a cambiare reciprocamente; così che i figli siano protagonisti di una naturale metamorfosi fisiologica, mentre i genitori di «una metamorfosi di riflesso». Prendendo spunto da racconti/resoconti psichiatrici diretti, Andreoli scandaglia uno ad uno aspetti spesso taciuti dell'adolescenza: il lettore più giovane viene così esortato ad avere un rapporto maturo ed equilibrato con il dolore, con il corpo, la sessualità ma anche con la dimensione della morte. A queste problematiche si aggiungono poi quelle più tragiche della droga e della violenza (specie quella esercitata dal gruppo) capaci di acutizzarsi nelle odierne società dove sempre più spesso viene a mancare «la dimensione del futuro», per cui «tutto si fa drammatico perché finisce il tempo ed è come se non si percepisse nulla oltre quell'attimo, quell'incontro». Convinto assertore della «città della Terra, ove l'Eden perduto può essere ritrovato, dove l'uomo può campare diventando sempre più umano e sempre meno mostro», Andreoli chiude la sua lettera invitando l'adolescente a «vivere e seguire il Sacro cercando di darsi sempre nuove risposte. Allora il mondo non avrà confini di tempo e di spazio e la tua adolescenza non sarà soltanto una sacca di difficoltà e una prova, ma diventerà un mistero, un frammento del mistero». Vittorino Andreoli «Lettera a un adolescente» Rizzoli 142 pagine, 9.50 euro

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