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TORNA alla ribalta il «giallo» di Saint-Exupéry, l'autore de «Il piccolo principe».

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E torna anche l'ipotesi del suicidio dello scrittore-pilota. La notizia dell'identificazione dei resti dell'aereo è stata resa nota dal Dipartimento di ricerche archeologiche subacque e sottomarine (Drassm) di Marsiglia, che fa capo al ministero della Cultura francese. Un pezzo del velivolo P38, rinvenuto ad est dell'isoletta di Riou, nella zona dove un pescatore trovò nel 1998 un braccialetto con il nome dello scrittore, è stato identificato come corrispondente al bimotore pilotato da Saint-Exupéry. L'attribuzione è stata attestata da Patrick Granjean, tra i direttori di ricerca del Drassm. «L'aereo di Saint-Exupéry si inabissò al largo dell'isola di Riou. Ancora però non sappiamo per quale motivo si verificò l'incidente», ha dichiarato Granjean. Protagonista della scoperta dei rottami del bimotore di de Saint-Exupéry è stato Philippe Castellano, un tecnico radiologo ospedaliero di Marsiglia, con la passione del ricercatore, che da più di vent'anni è impegnato in indagini sui velivoli Lightning P38 caduti nel sud della Francia Quanto alle cause dell'incidente aereo, la più suggestiva dice che sarebbe precipitato in mare a causa di un guasto al motore mentre cercava di sfuggire al fuoco della contraerea tedesca. Ma Bernard Mark, storico dell'aviazione francese, durante una trasmissione su Europe 1, ha rilanciato l'ipotesi dell'inabissamento volontario del veivolo dovuto alla scelta di Saint-Exupéry di suicidarsi.

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