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di GIAN LUIGI RONDI A/R - ANDATA + RITORNO, di Marco Ponti, con Libero De Rienzo, Vanessa ...

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MARCO Ponti torna al cinema. Dopo i premi ottenuti al suo esordio con «Santa Maradona». Ancora il disagio giovanile, questa volta nei quartieri bassi di Torino. Dante, il protagonista, fa il pony express con la sua bicicletta, ha il padre in carcere e vorrebbe evadere, il più lontano possibile. Però non ha i mezzi, così si fa prestare dei soldi da una banda di pericolosi strozzini dai quali pensa di non farsi poi più vedere. Arrivato invece a Barcellona, viene scambiato per un trafficante di droga, è arrestato ma quando, chiarito tutto, lo rimettono in libertà, si accorge che è stato derubato, perciò si vede costretto a tornare a casa, con l'incubo della banda che ora pretende i soldi prestati, naturalmente con interessi ingenti. In parallelo con la sua storia, quella di Nina, hostess in una compagnia aerea spagnola. Uno sciopero le ha impedito di ripartire e, essendo vicino a Natale, con tutti gli alberghi pieni, un amico di Dante, avendola incontrata per caso, le trova rifugio nell'appartamento che l'altro, in teoria, ha abbandonato per sempre. Invece, appunto, Dante ritorna, si lega all'intrusa e con lei e un gruppo di amici cerca adesso il modo per affrontare il problema che più l'assilla, la restituzione del prestito agli strozzini sempre più minacciosi. Lo troverà in una rapina che, a parte la morale, accontenterà tutti. Solo il lieto fine sentimentale non ci sarà perché, finito lo sciopero, Nina tornerà al suo mestiere tra le nuvole. Non tutti i caratteri convincono, e neanche la rapina, pur svolta con i necessari ritmi affannati. L'intreccio tra le due vicende parallele, prima che confluiscano in una sola, ha comunque una certa vitalità, affrontato per di più da un punto di vista narrativo, con passaggi molto rapidi che suscitano persino una certa frenesia, sostenuta da modi di rappresentazione disinvolti e essenziali. Il personaggio di Dante, al centro, anche se le figure di contorno sono spesso sfocate, ha segni plausibili, specie quando è lì per testimoniare degli impacci di una certa condizione giovanile. È meno incisivo, invece, tra le pieghe della storia d'amore che rischia in troppi momenti l'approssimazione. Quando però i toni della commedia prevalgono, allora si segue, grazie anche all'impegno degli interpreti, non solo Libero De Rienzo come Dante e Vanessa incontrada come Nina, ma, nel piccolo coro, Kabir Bedi, Remo Girone e Ugo Conti, tutti con i colori appropriati.

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