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Incontrada da cieca di Avati a hostess di Ponti

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ESCE «ANDATA+RITORNO»

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Sono due ruoli decisamente diversi. Qui sono Nina una hostess che si innamora di un ragazzo attraverso alcune lettere che lui ha scritto all'ex innamorata». Vanessa Incontrada ci riprova con il cinema. Dopo l'affermazione internazionale con la fortunata pellicola di Pupi Avati, dove interpretava il ruolo di una ragazza non vedente, dal 2 aprile la bella spagnola che sta raggiungendo livelli di popolarità invidiabili sul piccolo schermo con «Zelig» accanto a Claudio Bisio, sarà nei cinema italiani con la nuova e divertente commedia di Marco Ponti, «A/R Andata+Ritorno». Il regista rivelazione di «Santa Maradona», lungometraggio d'esordio del cineasta torinese vincitore di due David di Donatello ed un Ciak D'oro, questa volta ha confezionato una trama che, come lui stesso afferma, «contiene ampi riferimenti alla commedia degli anni '50 e '60 in particolare quelle di Suso Cecchi D'Amico». Riferimenti talmente espliciti che il nome del protagonista, interpretato da Libero De Rienzo (nella foto con la Incontrada), è lo stesso di Totò ne «I soliti ignoti»: Dante Cruciani. La storia, strampalata, esilarante, quasi fumettistica, è stata in gran parte girata a Torino, e poi a Milano, Roma e Barcellona. Nel cast, anche un bravissimo Remo Girone nella parte del padre di Dante, e il gradito ritorno dell'ex Sandokan, Kabir Bedi. Lei, l'affascinante Incontrada, solare e disponibile come sempre, dice di essere molto affezionata a questo film ed all'intero cast con il quale ha girato quasi tre mesi. «Insieme ci siamo divertiti molto ma abbiamo anche faticato altrettanto». Ma cosa prepara il futuro per la Incontrada? «Sogno un lungo periodo di riposo. Ma non avverrà tanto presto. Ho altre sette puntate di "Zelig", la promozione del film, l'impegno radiofonico. Tuttavia non vedo l'ora di andare in vacanza. Ho voglia di staccare completamente da questo ambiente, di parlare un'altra lingua, di rigenerarmi». In base a quale criterio sceglie il copione che le propongono? «Il regista, innanzitutto, che mi deve colpire come persona. E poi la sceneggiatura. Quando Marco mi ha proposto la parte di Nina ho accettato subito perchè lei mi somiglia molto, a differenza di Angela ne "Il cuore altrove". Come Nina anch'io potrei innamorarmi di un uomo che conosce solo la sua scrittura».

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