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di KATIA PERRINI CALZINI a prova di puzza, abiti «imbevuti» di ormoni dell'amore, magliette ...

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La moda studia tessuti sempre più all'avanguardia applicando la filosofia del benessere a tutti i costi. E mettendo al suo servizio la tecnologia del terzo millennio. L'ultimo ritrovato si chiama «sasawashi», viene dal Giappone ed è già stato sperimentato da Luciano Barbera che ha realizzato una piccola linea di prodotti salutisti. La parola nasce dalla fusione tra «kumazasa» (graminacea utilizzata in cucina e medicina la cui clorofilla contiene sostanze dagli effetti curativi) e «washi» (un tipo particolare di carta che si mantiene intatta per centinaia d'anni). La combinazione delle due materie dà vita a questo nuovo tessuto dalle molteplici proprietà. Killer dei batteri, deodorante naturale e rivitalizzante, «sasawashi» promette miracoli. Chi lo indosserà si sentirà asciutto anche dopo una sudata e non puzzerà. Provare i calzini per credere. L'esperto giapponese Toru Itoi assicura: anche se usati interrottamente per più giorni si conservano profumati. Certo non sono economici. Costano 18 euro ma, considerando che vanno lavati poco... Nella stessa linea si trovano asciugamani, pantofole, pupazzetti per i bimbi, shampoo e saponette. Magici effetti anche per il collaudato Silfresh, il filato in acetato di cellulosa e triclosan che garantisce freschezza e igiene prevenendo lo sviluppo di batteri, prima causa dei cattivi odori. Costumi e biancheria intima dei marchi Argentovivo e Bacirubati hanno imbottiture e tasselli realizzati proprio con questo particolare tessuto. Freschezza per tutto il giorno anche con i prodotti realizzati con Lycra e cotone. Applicano la tecnologia «Dti»: microcapsule catturano gli odori e poi li rilasciano durante il lavaggio. Stessi effetti per la linea «Body care» di Lycra: rinfrescante e regolatore della temperatura corporea. In più ci sono i modelli con fibre di aloe vera antinfiammatoria, curativa e calmante o con chitosano, estratto marino prodotto dai crostacei, emolliente, tonificante e idratante. Una sferzata di energia? Ecco il micronutriente «sea kelp». Stimola la circolazione delle gambe e rilascia trenta minerali che nutrono le ghiandole e aiutano a equilibrare il metabolismo del corpo. L'elettronica integrata ai capi d'abbigliamento arriva da Philips. Elettrodi a secco inseriti nella biancheria intima rilevano l'attività cardiaca e segnalano condizioni di salute anormale. Il sistema di monitoraggio può essere utile nei pazienti a rischio. I microcip sono in grado di avvisare i servizi di emergenza in caso di necessità. La moda non dimentica neanche i più piccoli. Magliette, tutine e calzoncini per il giorno riducono del 96% gli effetti dannosi degli raggi ultravioletti. Per la notte ci sono i pigiamini di cotone all'essenza di citronella. Prodotti da Petit Patapon, vanno bene da 0 a 14 anni. All'uomo vanitoso invece ci pensa Julipet. Un tuffo nel mare e... voilà, il costume si trasforma! Sono i boxer da bagno «magic print»: a contatto con l'acqua sul costume a tinta unita compaiono grandi ibiscus. Ma la vera rivoluzione è un'altra. Presto potrebbero essere in vendita gli abiti ai ferormoni, ossia gli ormoni che giocano un ruolo fondamentare sulle scelte amorose e sui comportamenti sessuali. L'azienda Corpo nove, che sta sperimentando la tecnica, non assicura veri effetti da seduttore o seduttrici però i risultati di uno studio dell'università di Pisa parlano chiaro. Se si fa entrare in un cinema un uomo, dopo aver irrorato una sola poltrona di ferormoni femminili, nel 90% dei casi sceglierà proprio quella poltrona...

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