La città di Milano festeggia la poetessa regalandole un balletto hard
Spogliarello maschile, s'intende, eseguito per lei da Ghyblj, campione del mondo in questa attività, ingaggiato apposta da Tiziana Maiolo, assessore ai servizi sociali di Milano. «Un pasto caldo? - aveva risposto scherzando la poetessa alla Maiolo che si preoccupava della sua situazione - Piuttosto un uomo caldo!». Ma l'assessore l'ha presa in parola e le ha organizzato la sorpresa per il giorno del suo compleanno. In una sala del Redaelli dove Alda Merini è convalescente per via di un intervento di protesi d'anca subito un mese e mezzo fa all'Ospedale San Paolo, si sono riuniti pochi amici, la fisioterapista che la segue, il presidente del Redaelli Rodolfo Masto, la Maiolo, i giornalisti. Lei seduta al centro, con tutti intorno. Prima i regali materiali, «un pò utili - spiega l'assessore comunale - e un pò diversi». E ha elencato: una vestaglia rosa, con i fiori, come aveva chiesto lei, da parte del Comune; una sciarpa e un mazzo di fiori da parte di Masto; poi un portacipria («noioso», chiosa la poetessa), uno smalto per unghie («che non uso»), un rossetto («che non uso»), un ciondolo con una tormalina («questo lo uso!»). E poi, la sorpresa: via con la musica, gli ospiti si aprono ed entra Ghyblj, un giovanottone grande e grosso («l'avrei preferito più filiforme», dice poi la Merini, «mi metterò subito a dieta, per la prossima volta», risponde Ghyblj) che comincia a dimenarsi. Balla il rock con la Maiolo, con una giornalista, con una dottoressa, poi si dedica ad Alda Merini, che si alza in piedi divertita, mette una mano in fianco e con una gamba batte il tempo. E man mano che la danza prosegue, le movenze e le attenzioni di lui si fanno sempre più erotiche. Comincia a spogliarsi. Imbarazzo dei presenti, ma non di lei, che sta al gioco e mostra di divertirsi un mondo, ispirata e con gli occhi chiusi. Quando lui le sbottona e le toglie il golfino: «Un momento, ora ho io la sorpresa», e fra le risate generali si sfila da sotto l'abito alcune banconote che teneva dentro il reggiseno. Ma lo spogliarello e lo scherzo non va molto oltre (Ghyblj resta fortunatamente con un costume intero, molto casto). Applausi generali. La festa è alla fine, lei dà il primo taglio a una torta che riproduce il suo libro di poesie («Superba è la notte», il titolo appena uscito, per Einaudi) e si stappa lo spumante. «Ho pensato - dice - al film al quale ho partecipato, con la Pivetti: un vecchio può amare una giovane. Il contrario non è accettato». Lei è nata il 21 marzo, il primo giorno di primavera, le ha notare una giornalista: «Sì, come tanti cretini, non è un fatto particolare». Se lo aspettava un compleanno così? «Non vedevo un uomo da vent'anni. Pensavo che fosse l'angelo dell'Annunciazione!». Come giudica la Milano del 2004? «Non è più la mia vecchia Milano, quella che ho nel cuore, quella dei lavatoi, quella delle battone, la Milano della mia infanzia, povera, triste e tanto allegra». Come fa a essere «triste e allegra»? «Nella nostra povertà, riuscivamo a trovare anche un cantuccio per ridere». Anche Alda Merini ha un regalo per il presidente del Redaelli, è la riproduzione di una Madonna col bambino, di Raffaello. Posa ancora per i fotografi e le televisioni, legge una sua poesia scritta in occasione dell'8 marzo. Poi ringrazia tutti e lascia l'Istituto insieme al genero Alessandro. Passerà la giornata a casa della figlia Barbara, a Bollate, e vedrà anche una delle altre tre figlie, Manuela, che abita a Novara.