Il 45 giri più ricercato? Il primo di Don Backy
COLLEZIONISMO
Il disco condivide con «Coriandoli» di Mia Martini e «Change your mind» dei Jaguars la più alta valutazione sul mercato dei collezionisti: un valore minimo di 900 euro. È il risultato che emerge dal libro «100 dischi d'oro» di Fernando Fratarcangeli, che esce in questi giorni in libreria. Una piccola storia della musica pop attraverso i cento 45 giri più rari della discografia italiana. «I dischi più preziosi sono quelli realizzati e che, per un motivo o per l'altro, non sono mai usciti», spiega Fratarcangeli, direttore dal 1998 della rivista Raro!. Il disco di Don Backy ha una storia curiosa: perchè il giovane cantante, il cui vero nome è Aldo Caponi ma che all'inizio di carriera si faceva chiamare Agaton, inviò sotto falso nome una lettera a Mario Riva, direttore del settimanale musicale Il Musichiere, chiedendogli notizie di un cantante che «andava molto forte in Toscana dall'originale nome Agaton». Un trucchetto che funzionò perchè Riva spedì fotografi e inviati del giornale nei locali dove si esibiva Agaton. E poco dopo, cambiato il nome in Don Backy, il cantante pubblicava per la Clan di Celentano «Mi manchi tu». «Un disco che non ha successo, anzi è un flop, può diventare prezioso - spiega Fratarcangeli- In realtà si tratta degli scheletri nell'armadio di molti cantanti, dischi che gli artisti vorrebbero cancellare dalla loro carriera. Ma il collezionismo cerca proprio quegli episodi. Uno dei pochi cantanti che non si vergogna dei suoi inizi è Battiato che parla volentieri del periodo beat».