Lou Reed Questa volta l'«animale» fa la serenata
Lou Reed li festeggia con un nuovo album dal vivo, non a caso - d'altra parte poco o nulla ha lasciato al caso nella carriera dell'artista di New York - «Animal Serenade». «Volevo mettere un punto in questo percorso storico di canzoni ed emozioni, fissare lo stato delle cose della mia conoscenza e della mia intelligenza guardando al passato con serenità». Da quel rock'n'roll leggendario alla serenata di oggi «vissuta in una magica notte a Los Angeles» con tanto sense of humour, come quei tre accordi di «Sweet Jane» con cui Lou Reed in apertura del disco gioca «con il pubblico e con la ritualità dei concerti: si tratta semplicemente di cercare di far divertire la gente. Tanto la verità è che non esistono verità definitive». Le differenze tra i due album sono tante, a cominciare dalla scelta di suonare con la batteria solo in tre brani. «Abbiamo deciso così per poterci concentrare di più sulla melodia, sulle parole e sulle emozioni» spiega Lou Reed. Prima dell'esecuzione di «Street hassle», Lou Reed, ed è la prima volta che lo fa pubblicamente, elenca gli scrittori che sono stati fondamentali per la sua ispirazione: «William Burroughs, Hubert Selby jr, Tennessee Williams, Nelson Algren e, forse, un po' di Raymond Chandler. Volevo aiutare la gente a capire come venga scritta una canzone da chi ama questi scrittori che evidentemente sono stati fondamentali per la mia formazione di artista. Per chi come me ama la scrittura può essere utile a comprendere meglio quei misteriosi processi che sottintendono alla creatività».