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Alte o grasse Anche la Moratti tra le imperfette

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Ma per una ragazza che riesce migliaia falliscono o sono costrette a fermarsi per strada. Il guadagno varia dai 200 euro per prestazione sporadiche ai 1.300 euro mensili per danzatori professionisti nei grandi Enti lirici. Non sono rari poi i casi di incidenti occorsi durante le prove, come i blackout momentanei di Mario Marozzi o Alessandra Delle Monache dell'Opera di Roma e di Luciana Cicerchia nell'emergente Aterballetto degli Anni Ottanta. E c'è anche chi scopre a sviluppo compiuto di essere troppo alta, quindi inadatta ad un corpo di ballo o a partners maschili normodotati. Molte le rinunce, non solo gastronomiche ma anche di vita vera. Difficile riciclarsi poi a fine carriera. Molti ricordano il recente caso di Anastasia Valechkova del Bolscioi protestata dai suoi partner per il peso eccessivo (qualcosa del genere era accaduto anche a Elena Riabinkina). E lo stesso ministro Moratti, che ha studiato danza a Milano, dovette rinunciare per eccessiva altezza. Tutto sembra sempre legato a un filo: il fisico è importantissimo specie per il classico e gli incidenti possono essere all'ordine del giorno (soprattutto ai tendini o alle caviglie per le danzatrici, alle ginocchia per i maschi). La storia registra anche episodi tragici, come quello di Jeanine Charrat che si bruciò la maglia di filanca negli anni Sessanta con gravi ustioni. I ballerini fecero a gara per donare parte della loro pelle per ricostruire la sua. Riprese a danzare, ma non più allo stesso livello. Lor. Toz.

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