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«Io a Striscia? Solo se Ricci ascolta Sconsy»

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L'attrice girerà tre film per De Laurentiis, compreso quello natalizio con Boldi e De Sica

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In scena, questa sera, a Latina, con lo spettacolo «Sconsolatemi» che, in ognuna delle tappe italiane aggiorna, sera dopo sera, battute e tematiche, ispirandosi alla più stretta attualità, Sconsolata tornerà presto anche a Roma. Intanto Anna Maria Barbera parla dei suoi impegni futuri. Dopo il recente successo nel film di Pieraccioni lei ha adesso un impegno con il produttore Aurelio De Laurentiis per interpretare da protagonista tre pellicole. Ce ne anticipa le tematiche? «Saranno film d'autore all'insegna di una comicità riflessiva ed intelligente, mai volgare. Il mio primo impegno è per l'anno in corso. Sarò la protagonista femminile della pellicola natalizia del 2004 diretta da Neri Parenti che firma, tradizionalmente le pellicole di fine anno interpretate da Massimo Boldi e Christian De Sica, con cui spero di dividere il set. La storia è attualmente in fase di scrittura e si stanno scegliendo le locations italiane e straniere. Il secondo è un film ad episodi la cui regia sarà affidata a Giovanni Veronesi. Nel ruolo del protagonista maschile si fa il nome di Carlo Verdone. Con modalità ancora da definire, parteciperò anche alla sceneggiatura. Il mio impegno cinematografico con De Laurentiis durerà fino al 2005». Tra breve l'attende anche un altro impegno. Televisivo, questa volta. Lei è tra i candidati a condurre «Striscia la notizia». Sostituirà, dunque Greggio e Iacchetti, accanto ad un altro partner? «Non lo so. Sebbene lusingata da questa ipotesi e gratificata perché Striscia offre la possibilità di un appuntamento serale con gli italiani all'insegna di una severa ironia sui fatti del giorno, con la speranza di poter sorridere, la mia preoccupazione è di dover fare una Tv in cui non credo». C'è qualcosa di Striscia in cui non crede? «Rifarei un po' il make up alla trasmissione». Che cosa cambierebbe? «Manterrei la forza e l'intelligenza del programma. Ma ci sono toni che hanno uno stile che non è mio. Confido nella classe di Antonio Ricci». Anche a «Scherzi a parte» c'erano toni un po' sopra le righe. Eppure lei era una delle padrone di casa... «Sconsolata si propone come un personaggio familiare, vicino alla gente, mai volgare, anche se si concede alcune libertà. L'esperienza di "Scherzi a parte" pur avendo inciso sulla mia crescita professionale, ha indebolito dei valori in cui credevo, perché spesso facevo cose che non desideravo fare. Ho impiegato del tempo, anche a "Zelig", per imporre la mia onestà professionale e quella del mio personaggio. Desidero conservarle entrambe, altrimenti posso rinunciare ad essere presente in video». A proposito di «Zelig», un suo giudizio sull'attuale edizione? «Ci sono eventi irripetibili. Ai tempi di Sconsy "Zelig" era poesia, energia, un sogno che attendeva di tramutarsi in realtà. Anche se quest'anno ho seguito poco il programma, la mia sensazione è che si cerchi di far rivivere le medesime atmosfere del passato, come un incontro d'amore si sforza, a distanza di anni, di evocare i medesimi piaceri nei partner». La sua opinione su Vanessa Incontrada che ha sostituito la Hunziker? «Michelle Hunziker era perfetta per Zelig, perché coniugava femminilità e senso dell'ironia con piglio forte e vigoroso. La Incontrada è più sensibile, si sforza di essere spiritosa ed ironica ma la vedo un po' in difficoltà. Incassa i colpi. Michelle, invece, li ricambiava con la medesima forza satirica».

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