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di PAOLO MASSOBRIO NON GUARDATE la sua carta d'identità, e nemmeno aspettatevi di trovare le ...

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Ascoltatelo, e fatevi rapire dalle sue parole cariche di orgoglio ed entusiasmo. Ah, quasi dimenticavo la cosa più importante: assaggiate la sua «creazione», quel dolce «povero» della tradizione popolare romana (il Pangiallo) che Angelo Colapicchioni, fornaio sessantottenne e affabile, uomo d'altri tempi, ha elaborato e ingentilito con sapienza, creando un mix tra la delicatezza della pasta lievitata naturalmente, la frutta secca e il miele nostrano. E, per impreziosire ancor di più il Pangiall'Oro (il nome è stato brevettato), che Angelo ha avuto il merito di «sdoganare», rendendolo appetibile per tutte le stagioni dell'anno, ecco il tocco finale della pastella di uovo a ricoprire e dorare il tutto. Il gusto, dopo una quarantina di minuti di cottura, è deciso e «pulito», e trova la sua sublimazione se accompagnato a un calice di un Marsala o di un Frascati Canellino. Ma nel suo forno trentennale del quartiere Prati, uno dei primi della Capitale a proporre anche prodotti da forno (imperdibili gli strudel con mele golden e la sacher), a ridosso delle piazze Cavour e Risorgimento, la gente fa la fila anche per la gustosa pizza schiacciata romana, cotta nel forno (quella bianca, senza pomodoro, è inimitabile) e per quel pane genuino (è assolutamente bandito l'uso di additivi), dal gusto pieno che «racconta» l'arte di Angelo. Ovvero le classiche ciriole, le rosette o le frustine. Poche le concessioni all'effimero, per questo fornaio di vaglia che ha fatto della qualità il suo credo assoluto, e che, con spirito ancora da ragazzino, rincorre i sogni che si affacciano dalle pareti del suo storico locale... Forno Pasticceria Angelo Colapicchioni Roma via Tacito, 76/78 tel. 06 3215405 Riposo settimanale: sabato pomeriggio Pangiall'Oro al kg: 28 euro

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