«NAPOLI, SANGUE E MISTERI»
Perché? E ancora, Domenico Falco, il dottore sgozzato al volante della sua auto mentre andava al lavoro. O l'ex modella che aveva stretto una relazione pericolosa con un ragazzo molto più giovane di lei, trovata morta nel suo letto. E le 41 coltellate inferte a Cinzia Santulli? E, infine, perché la spietata esecuzione, in mezzo al traffico di Toledo, di Anio Arcella, avvocato penalista difensore di noti nomi della camorra? Chi non ricorda quelle torbide storie. Napoli, città di misteri... quanti delitti senza castigo. I gialli di 30 anni fa, all'ombra del Vesuvio, rimangono senza risposta. Nessun colpevole in carcere. Nessuna verità dalle inchieste giudiziarie e dai pur voluminosi fascicoli di tribunale. I fantasmi ritornano. L'assassino è ancora in libertà. Si nasconde tra la folla. Forse un vicino di casa. Forse una persona conosciuta. Che finora è riuscito a farla franca. Buchi neri nella tela della giustizia. Eppure il racconto di quei fatti, allora come oggi, avvince. Calamita l'attenzione. Nel suo libro «Napoli, sangue e misteri» Marisa Figurato, attualmente inviato della Rai, all'epoca giornalista de «Il Roma», racconta, in uno stile avvincente da romanzo giallo, le cronache di quei crimini efferati. Delitti mai risolti, stragi impunite, mattanze terrificanti. Storie che hanno tenuto banco sulle prime pagine dei giornali napoletani e non solo. Vicende di mostri che sono riusciti a farla franca. Di processi che, durati troppo a lungo, non sono approdati a nulla. Lo stile è asciutto. La narrazione serrata. Le ricostruzioni delle indagini puntuali. E sempre ritorna la voglia di capire. Di trovare risposte. Che però forse non arriveranno mai. Il libro va giù tutto d'un fiato. Marisa Figurato «Napoli, sangue e misteri» Tullio Pironti editore 239 pagine, 15 euro