Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Intervista con Manara, re dell'illustrazione erotica, che prepara un libro su Lucrezia e parenti

default_image

  • a
  • a
  • a

Elmo di Napoli. Il popolare disegnatore italiano, dopo Fellini, Almodovar e Polanski, avrà ancora una volta come partner un celebre regista cinematografico, Alejandro Jodorowsky. Con il maestro cileno, del quale verrà proiettata a Napoli l'edizione completa del film «La Montagna Sacra», Manara sta preparando una saga illustrata sui Borgia che uscirà a ottobre, contemporaneamente in Francia e in Italia (da noi la pubblicherà Mondadori). Manara, al Comicom di Napoli, sabato, sarà assieme a Jodorowsky, mentre domenica lei sarà protagonista di un "faccia a faccia" con il pubblico del Salone del Fumetto. Con il regista di «El Topo» presenterete il nuovo lavoro «Borgia-Strip»? «Sì, ma siamo all'inizio. Finora, Jodorowsky ha scritto la sceneggiatura del primo dei tre volumi (ciascuno di 50 pagine e 50 tavole). E io ho disegnato solamente le prime 10 tavole del volume che racconta l'ascesa al soglio pontificio di Rodrigo Borgia, padre di Cesare e Lucrezia, che diverrà papa Alessandro Sesto». Lei e Jodorowsky che Borgia ci mostrerete? «Sarà una raffigurazione storica molto precisa, con un taglio avventuroso in cui c'è tutta la curiosità e il piacere di un autore come Jodorowsky che vuole scavare nella parte più vergognosa di questa storia, composta da trame tremende, rilassatezza dei costumi, voti comprati per ottenere il papato e potere esercitato senza scrupoli. Io sono stato molto fedele alla sceneggiatura. Per i miei disegni ho svolto ricerche alle Biblioteche di Ferrara e di Roma, per vedere come sono rappresentati luoghi, quali ad esempio la Basilica prima che vi lavorasse Michelangelo. Per le scene e i costumi ho studiato il Ghirlandaio; mentre per i personaggi mi sono documentato su pittori come Pinturicchio, per Lucrezia Borgia, e Tiziano, per il duca Valentino». La sua Lucrezia sarà assatanata sessualmente? «Parliamo di un periodo in cui la Chiesa era piuttosto rilassata sotto quell'aspetto. I Borgia dominarono per oltre un decennio e ciò che fecero era al di là del bene e del male: orge, ammazzamenti, mariti imposti e poi eliminati quando non servivano più. Quanto a Lucrezia, nel primo episodio è una ragazzina, novizia in convento. Certo, è una novizia sui generis, molto vispa, che se la spassa alla grande con la sua amica Giulia Farnese e con qualche giardiniere. L'ho fatta bionda, mi sono ispirato alla S. Agnese del Pinturicchio delle stanze vaticane, per il quale Lucrezia fece da modella. Non so ancora come Jodorowsky la tratterà nelle sceneggiature degli altri due volumi ma, conoscendolo, penso che sarà una Lucrezia molto piccante». Che differenza c'è tra la collaborazione con Fellini e questa con Jodorowsky? «Jodorowsky mi lascia la massima libertà: è curioso di vedere le mie tavole, ma si limita a scrivere la sceneggiatura. Con Fellini, invece, c'era quasi un lavoro a 4 mani: gli piaceva intervenire sui disegni, aggiungere particolari». Intanto, in questi giorni, Mondadori sta pubblicando un altro suo volume «Odissea di Giuseppe Bergman», con il personaggio che nacque dalla collaborazione con Hugo Pratt. «In queste nuove avventure di Bergman illustro l'Odissea di Omero in chiave moderna e cerco di mostrare che da Ulisse a oggi è cambiato poco nei difetti degli uomini. La flotta più potente del mondo che assedia uno staterello ci fa pensare alla prima guerra del Golfo. Il paese dei Lotofagi è l'equivalente della droga di oggi, dell'extasi nelle discoteche. L'otre con i venti di Eolo che i marinai aprono sconsideratamente, scatenando gli uragani, è la metafora dell'ecologia violata nei nostri tempi. E, ancora, Circe che trasforma i marinai in maiali ci ricorda la cupidigia , anche sessuale, che oggi è insaziabile. Infine, le giovenche sacre scuoiate dagli uomini di Ulisse ci rimandano all'avidità che perde l'umanità, come nei casi Parmalat e Cirio. Omero aveva già raccontato tutti

Dai blog