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È CERTAMENTE ringiovanito, come sostiene il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, ma al tempo stesso ...

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Altissima la percentuale dei bambini tra i 4 e i 7 anni (che ne pensa il Moige?), il 56.41%, così come quella degli over 65 (50%) secondo i dati Auditel elaborati da OMD TecnoMedia, con il coordinamento di Sandra Grifoni. Pur essendo ancora nettamente maggioritarie, le donne (7.490.429 contro i 4.932.396 uomini) calano in percentuale rispetto al 2003 (il 46.24% dell'universo femminile contro il 47.21%). I bambini invece crescono clamorosamente anche nel rapporto col 2003: dal 37.97% al 46.44%). Gli spettatori più affezionati alla kermesse sono quelli di provincia: hanno visto Sanremo il 45.10% dei potenziali spettatori delle città comprese tra 10 mila e 100 mila abitanti mentre solo il 35.93% di quelle con più di 250 mila abitanti. Un dato indirettamente confermato anche dalla distribuzione regionale dell' ascolto: le Marche (59.92%), l'Umbria (48.77%), la Puglia (55.81%) e la Calabria (56.11%) impazziscono per Sanremo; molto più fredde regioni come la Lombardia (33.46%) e il Lazio (37.33%), quindi città come Milano e Roma, addirittura glaciale il Trentino Alto Adige (25.01, sceso al 13.17 nella seconda parte). E, curiosamente, nemmeno la Liguria brilla (39.77%). In ogni caso Sanremo piace più al Centro-Sud (anche la Sicilia, tanto citata ieri sera, è ad un buon 46.06%) che al Nord. Quanto alla classe sociale che ha preferito il Festival, i numeri confermano un dato abbastanza tipico dei grandi ascolti: il maggiore successo il Festival lo ha ottenuto tra chi ha solo la licenza elementare (il 49.67%) e cala progressivamente man mano che si va verso un titolo di studio più alto (fino al 37.71% dei laureati), così come nella classe sociale definita inferiore (51.02%). Quest'ultimo dato, incrociato con quelle delle donne nettamente maggioritarie, non dispiace ai pubblicitari, tutt'altro: sono loro infatti, soprattutto nelle piccole e media città, ad essere i "responsabili d'acquisto", cioè lo spettatore ideale per ogni inserzionista che si rispetti.

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