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di SALVO ESPOSITO MILANO — A Milano sfila per Cavalli la donna boudoir, invece Ferrè ...

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Dalla Biagiotti regna lo stile can can e Richmond predilige una lady punk. La cornice della sfilata di Roberto Cavalli è un boudoir di inizio Novecento, gli specchi sono del capriccio di Luca Ronconi arrivati direttamente da Cagliari. Cavalli manda in scena una donna che ama il lusso sfrenato. Le piace mischiare marsine di chiffon, pigiama palazzo e montoni che grondano di ricami barocchi con disegni di unicorno, cammei e grafismi. Invece le pellicce sono impreziosite da alamari di brillanti, abbinati a sontuosi abiti vestaglia con stampe devorè dalle nuance di petrolio, oro, topazio e blu petrolio. Dall'atmosfera un po' bohèmien la fans dello stilista toscano indossa mise nere con gonne asimmetriche guarnite a volte da piccole rouches. Da Gianfranco Ferrè il pezzo forte della collezione è il trench di gabardine reinterpretato sapientemente in tutti i suoi volumi, per una donna dinamica e cosmopolita. Dal tailleur jogging che si porta sulle camicie a corolla sui bordi dei cappotti e nelle gonne. Lo stilista abbina pelle di capra tibetana usata a pelo contrario e con gli inserti in tulle. Per la sera Ferrè ama il corto con raffinati giochi di volute e pannelli. Scegliendo tessuti preziosi come il satin, il voile, il pizzo e il tulle plissettato accostato al coccodrillo. Intriganti sono le camicie immacolate a gorgiera dai volumi esasperati. Subito dopo è la volta della regina del cachemire Laura Biagiotti che per questa stagione si ispira alle donne del Moulin Rouge, di Toulouse Lautrec in una Parigi notturna d'inizio del secolo passato con lingerie di cachemire e pellegrine abbinate a piccole rouches che danzano su pull. Le gonne sono morbide, corte e lunghe con sapienti ricami, la nuova stampa amor, palindromo di Roma, regna nella filata. Invece frivolo e sensuale è il cardigan liseuse con volant di chiffon che si attorcigliano in forma di grande rosa. La Biagiotti lancia il revival della cappa double fatta di panno prezioso. E dedica la collezione al maestro e amico Renè Gruau. John Richmond ruba piccoli pezzi di lingerie e trasforma la sua donna in una sofisticata lady dark, che mostra sulle micro gonne le giarrettiere, usa copricapezzoli e a volte ostenta un cappello di cresta panck d'acciaio. I cappotti sono dal taglio sartoriale, con spalle imbottite stile anni Ottanta abbinati a pantaloni ultra aderenti. Invece leggerissime sono le gonne farfalla che svolazzano in pedana su cappottini in cavallino stampato.

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