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Poteri forti alla minoranza

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Le pare una definizione accettabile? «A mio avviso, sì. È evidente che poi la democrazia deve essere mediata da strumenti istituzionali, che possano trasformare in atti concreti la volontà espressa dal popolo». Nello stato di diritto, quali sono le moderne democrazie, governa la legge o il popolo? «Nello stato di diritto governa la legge e non il popolo. La legge è lo strumento definito dalla assemblea delegate dal popolo a definire i principi e le regole comuni». Nei primi decenni dell'Ottocento Tocqueville paventava il rischio di una "dittatura della maggioranza". È questo un pericolo ancora incombente oggi? «Il rischio della dittatura della maggioranza oggi è più presente rispetto a qualche anno fa. I mezzi di comunicazione di massa impongono una articolazione della democrazia, sulla base di regole che assegnino alle minoranze forti poteri di controllo e alla maggioranza il governo. Quando un sistema, invece, prevede una maggioranza che non concede determinati poteri di controllo alle minoranze, ecco il rischio della dittatura della maggioranza». Quali regole lei ritiene utili per rendere efficace il controllo del potere esercitato dall'informazione? «Trovare regole efficaci è molto difficile, perché le nuove tecnologie rendono più difficile gestire il sistema dell'informazione. Qui entra in gioco la capacità dei legislatori. Non c'è dubbio che il rischio di un potere di controllo politico dell'informazione oggi c'è».

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