È LA COSIDDETTA «collezione dannunziana», realizzata per Gabriele D'Annunzio e corredata da lettere autografe ...
La rassegna presenta monili di grandissimo valore storico assieme a documenti originali e attrezzi dell'antica bottega orafa. Dal 1922, anno dell'incontro con D'Annunzio avvenuto a tre anni dalla fondazione della bottega orafa (1919), Mario Buccellati, il capostipite, strinse con il poeta un sodalizio che rimase tale fino al 1936, qualche tempo prima della morte del Vate. In questo lasso di tempo, Buccellati divenne l'interprete per antonomasia dei sogni e delle fantasie di D'Annunzio cesellando per l'autore de «Il Piacere», una serie di gioielli di grande bellezza che, mentre corrispondevano alle indicazioni anche bizzarre del committente, le riconducevano a una concretezza e forbitezza, a una lucidità espressiva, preziose quanto e più dei materiali usati. Anche per questo, il Vate parlò di Mario Buccellati, al quale fu legato da sincera amicizia, attribuendogli il titolo di «principe degli orafi». Tra i clienti della sua bottega non sono mancati nomi di prestigio: dalla Regina d'Inghilterra alle le famiglie reali d' Italia, Belgio e Egitto; dalle Corti Vaticane di Pio XI e Pio XII a molte grande personalità dell' epoca.