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MILANO — Era dieci anni fa: una magnifica biondina sconosciuta, ma con splendido decolletè in vista, ...

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..hodetto negli occhi». Da allora, Eva Herzigova (nella foto) ne ha fatta di strada, complice proprio quel reggiseno Wonderbra di cui, l'ancora sconosciuta modella ceca, mostrava il prodigioso effetto «push up», ovvero «spingi su». Ora il marchio Wonderbra (della Playtex, che è del gruppo americano Sara Lee) cerca l'erede di Eva, la nuova testimonial europea che riaccenda la fantasia sul reggipetto. E così ieri a Milano è partita la ricerca della ragazza con il seno giusto, magari accompagnato da occhi maliziosi e preferibilmente da gambe non storte e da sederino a mandolino. Il concorso Super Model Tour, toccherà altre nove città italiane (Palermo, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Roma, Firenze, Sanremo, Milano Marittima, Torino) e si concluderà il 27 aprile, alla discoteca Alcatraz di Milano, con la scelta della top-reginetta che parteciperà alla finale europea. La Wonderbra non ha imposto criteri estetici, non ha dettato precise misure seno-vita-fianchi. E al Ventaglio Caffè, ieri, le ragazze si sono presentate in duecento, arrivate da Milano e dintorni, tramite il passaparola: Chiara ha saputo del casting e l'ha detto a Simona che ha chiamato Marina che si è presentata con mamma Paola (versione moderna della «genitrice di aspirante miss») la quale, già che era lì, si è fatta truccare anche lei. Poi tutte, madri escluse, davanti al fotografo, una alla volta, in jeans e reggiseno, qualche scatto e via. Giovanotte dalle varie aspirazioni quelle che si sono fatte avanti. C'è l'esilissima cerbiatta giunta a Milano per essere arruolata sulle passerelle (domenica prossima iniziano le sfilate) e che intanto tenta la sorte con Wonderbra: si vede che ha già imparato a indossare l'aria professional-distaccata delle modelle. C'è la brunetta liceale che sorride ancheggiando davanti all'obiettivo, c'è anche la ragazza che quando passa per la piazza del quartiere riceve tanti complimenti da chi guardandole la scollatura non nota il suo naso. Nessuno le dice niente, nessuno la scarta. Le concorrenti sono tutte belline, belle, graziose o solo fresche, ma nessuna è una maggiorata: la seconda, massimo la terza di seno, è infatti la misura ideale per indossare il famoso e imbottito reggipetto-trucchetto (che negli anni si è evoluto in vari modelli, è diventato anche «hot-top» per chi vuole esagerare, e «pure» per chi non intende osare). Trucchetto, comunque, si fa per dire: Eva non aveva certo bisogno di ingannare, ma in realtà il vero segreto del «push up» è proprio in quell'effetto strabordante conferito anche alle tettine che stanno in una coppa da champagne. Così era per la Herzigova, così pare sia stato anche per Adriana Skleranikova, anche se la popolazione maschile italiana, attenta osservatrice, sarebbe disposta a giurare che le suddette bellezze non avevano bisogno di essere aiutate dai reggiseni.

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