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Montesano: «Ho un'amante. Il cinema»

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Lo ritiene ben riuscito? «È un racconto, il racconto della mia vita tra ricordi e presente. È stato davvero un piacere poterlo scrivere. Mi auguro sia altrettanto un piacere leggerlo». Tanto teatro, cabaret, cinema, televisione. Perché ha cominciato proprio con la televisione? «Ho cominciato con la Tv quando c'era un solo canale e la Radio. Una selezione naturale. Cominciai perché il sangue non è acqua. Avevo nel mio dna da giovane questo tipo di passione. Ma non sapevo cosa volesse dire. Il debutto fu con un famoso umorista Vittorio Metz che poi rilessi nei libri di Marchesi». Come sono stati i suoi inizi? «Stupendi, li ho molto amati e li cito a volte nel mio teatro. I grandi non muoiono e vivono proprio nei testi. Il lavoro alla Radio è stato molto particolare. Sono grato ai tanti colleghi che mi hanno insegnato tantissimo, una vera scuola». Montesano bambino com'era? «Timido, malinconico, introverso e per reazione facevo ridere i miei compagni con le barzellette e le imitazioni. Raccontavo storielle per vincere la solitudine e la tristezza. Tutto ciò mi dava un calore profondo. Era una necessità o forse un istinto di sopravvivenza. Avevo subìto la perdita di mia madre all'età di otto anni, una frattura traumatica. Una mancanza che ha segnato tutta la mia vita». L'incontro professionale più significativo? «Sicuramente quello con Garinei e Giovannini. Un incontro indimenticabile umanamente e professionalmente. Era il mio sogno recitare nel tempio del teatro romano, il Sistina. Con Garinei e Giovannini ho portato a termine sette lavori e tra i tanti molte commedie musicali». E il cinema? «Vi sono state molte chiamate. Il cinema è come un'amante, ti lascia e poi ti riprende. Non bisogna adagiarsi. Ho lavorato con registi impegnati e leggeri, Samperi, Festa Campanile, Citti, Monicelli, Corbucci. Non rinnego alcuni film che ho girato. Anche quella stagione è stata importante». Ed ora il suo futuro? «"Trash" su RaiUno è stato un gran successo. Mi auguro di poter rilavorare spesso in televisione. È uno strumento immediato che ti mette in contatto con il grande pubblico».

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