Craxi padre e figlio, alla ricerca di un perché
Il ritratto dell'ex leader socialista e gli anni dell'«esilio» nella parole di Bobo
Ma anche tra il leader politico e il discepolo. E ancora, una moglie che finalmente può riavere il marito dopo trent'anni. E di nuovo il figlio, «arruolato» dal padre, in una guerra senza vittorie. C'è tutto questo in «Route Al Fawara Hammamet» di Bobo Craxi e Gianni Pennacchi. Ma c'è anche l'esilio, il tentativo di Bettino Craxi di difendersi in patria, nella patria che non lo vuole più. Ci sono aspetti più o meno inediti, come la trattativa segreta tra Di Pietro e lo stesso ex presidente del Consiglio, i primi racconti del sistema dei finanziamenti, le confessioni segrete fatte in un appartamento dei servizi segreti nella zona dell'Aurelia, a Roma. E i verbali finiti irrimediabilmente sui giornali. Non appena, guarda caso, si comincia a parlare del Pci-Pds. Ma c'è soprattutto un Craxi mai approfondito. Il Craxi che incontra Ben Alì l'anno prima della sua ascesa al potere nel 1986 a discapito di Bourghiba. C'è il Craxi amico di Arafat che lo va a trovare tutte le volte che si trova a passare per la Tunisia. Ci sono i palestinesi che fanno da mediatori tra l'ex premier socialista e il premier post comunista Massimo D'Alema. C'è il Craxi amico del leader socialista francese François Mitterand, che lo incontra e gli offre asilo. E amico di quello spagnolo Felipe Gonzales che gli promette aiuto. C'è anche la storia di un Paese al centro del Mediterraneo. C'è questo, dunque. Ma c'è anche molto altro nel libro. O meglio nell'intervista che con spirito da inchiesta, un cronista politico come Pennacchi fa a Bobo. Ed è un racconto a tutto campo degli anni dell'«esilio». Anzi, sarebbe meglio dire che Bobo vuota il sacco. E racconta, come un fiume inarrestabile. Ricorda e racconta. Spiega. Si sofferma a lungo anche sul rapporto tra padre e figlio, tra il padre che occupa tutti gli spazi nella vita del figlio e della sua famiglia, che invade con appunti, carte, note, documenti ogni angolo della casa di Hammamet. E così anche ogni angolo della vita di chi gli è attorno. Ci sono molte pagine dell'uomo Craxi. Gli affetti e la famiglia. Craxi che riconosce gli amici e i traditori. Che scava alla ricerca disperata di un perché. E c'è il figlio, al suo fianco, pala in mano, che scava con lui. Sì, c'è anche l'uomo che lontano dal suo Paese cerca una ragione ancora per lottare, per farsi giustizia, per cercare giustizia, per difendersi, per cambiare l'onda della storia con un fax. È un Craxi indifeso che cerca una difesa. Cerca una ragione per vivere. Fin quando arriverà una chiamata, un'assoluzione. Non la sua. Bobo Craxi e Gianni Pennacchi «Route Al Fawara Hammamet» Sellerio, 15 euro