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di ASSIA BAUDI DI SELVE ROMA si sta trasformando.

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Progetti architettonici coraggiosi e Hotels di Design, sempre più numerosi, offrono un'immagine nuova della capitale. E i giovani creativi in cerca di stimoli non scappano più all'estero: smuovono la città sonnolenta dal suo interno. Guardano in avanti. E in alto: fino al quarantasettesimo piano. Giulio Dallari, Marvin Milanese e Matteo Mendiola, ventiquattrenni appassionati di arti visive, hanno creato 47thfloor. La neonata galleria libreria, in via di Santa Maria Maggiore e sul sito www.47thfloor.com, è un contenitore culturale che dà spazio alle nuove tendenze nel campo delle arti visive. Magazines, libri stranieri e dvd, difficili da trovare, importati da tutto il mondo, parlano di fotografia, design, moda e grafica. Il locale tutto alluminio con qualche casuale pennellata fucsia, pensato dal giovane architetto Alberto Beggio, in collaborazione con lo studio Immaginerie di Vicenza, ricicla oggetti industriali. Un imbuto gigante in ferro arrugginito dove si colava il cemento, è stato trasformato in un tavolo. Quest'allestimento scultura è il simbolo del locale: il quarantasettesimo piano è una dimensione astratta, spazio limbo «esploso» a mezz'aria. I cataloghi fanno bella mostra di sé, su scaffali con meccanismo scorrevole che permettono di vederli tutti uno ad uno. E tra libri e ferraglia reinventata, opere di giovani esponenti dell'arte romana. Fino al 20 febbraio sarà in corso la mostra di Francesca di Bonito. Ma 47thfloor non è solo una galleria libreria: ogni mese organizza corsi di montaggio video, grafica e animazione, e rassegne di cortometraggi. La prossima è prevista il 20 e 21 febbraio. Marzo vedrà la presentazione dei due nuovi speciali della rivista spagnola Rojo, dedicata alla grafica. Aprile, quella del magazine Stirata. Quanto al futuro, promette bene: nello spazio nel cuore del quartiere Esquilino in fermento sfileranno stilisti emergenti. Magari su vecchi montacarichi trasformati in passerelle.

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