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di ALESSANDRO GIANNOTTI UN SONDAGGIO di qualche settimana fa del quotidiano americano ...

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Nessun aveva avuto motivo di metterlo in dubbio, come nessuno si sta quindi meravigliando di vedere sulle passerelle della Olympus Fashion Week di New York il trionfo del glamour. Cappotti, bolerini, cappelli e manicotti di visone, volpe e zibellino, cachemire per abiti, trench, gonne e maglioni, chilometri di seta, chiffon e georgette, intarsi dorati e cascate di paillettes e cristalli Swarovski, per un desiderio di ritornare alla mondanità luccicante. Un perfetto mix rustico-chic da Michael Kors che ha presentato una collezione che girava intorno al color lavanda per le maglie, gli abitini, ma anche per gli interni dello shearling e i cappotti in cachemire. I cappelli unisex alla Davy Crockett sono in martora e in volpe, così come il gilet-pastore da indossare sui jeans in pelle. E volpe sia anche sui colli dei cappotti di John Varvatos. L'abito corto è in nappa con zip per tutta la lunghezza, il trench è in raso, stesso materiale per la sera che esplode in un abito lungo a tubo senza spalline, magari con il suo «lui» in un smoking dai rever in cavallino. È famoso per il denim Maurice Malone, ma anche per le minigonne costruite unendo maniche di camicia con tanto di polsini e bottoni una accanto all'altra. Sa giocare alla perfezione con le stampe Custo Barcelona per una collezione dedicata a tutti coloro che non vogliono passare inosservati. La sua donna ama le minigonne svasate dai colori sparati, anche plissé, magari sopra i fuseaux, mentre i ragazzi scelgono abiti a righe che si rifanno alle divise da baseball.

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