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di MARIDA CATERINI DAL 15 febbraio la cittadina siciliana di Gela sarà protagonista di un ...

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La mostra è organizzata dal sindaco di Gela, Rosario Crocetta, dall'Assessorato ai Beni Culturali ed ambientali e dalla Pubblica Istruzione della Regione Sicilia. Dopo un periodo di sessanta giorni, l'allestimento si sposterà per un mese rispettivamente a Siracusa ed a Rodi, l'isola dalla quale partirono i primi coloni che fondarono Gela. Più di trecento esemplari tra vasi e ceramiche, commissionati dai ricchi e nobili cittadini dell'antica Gela alle migliori botteghe dell'Attica, faranno eccezionalmente rientro in Sicilia per essere ammirati dal pubblico. Tra i grandi musei del mondo che hanno prestato i capolavori per l'evento ci sono quelli dell'Università di Harvard e di Cambridge, il museo di Oxford che ha messo a disposizione 37 esemplari, quelli di Copenaghen, di Basilea, di Monaco, di Berlino, di Amburgo, di Lipsia, Vienna e New York. «La particolarità della mostra», spiega Rosalba Panvini, Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, «risiede nel fatto che solo grazie alle decorazioni dei vasi e delle ceramiche è stato possibile ricostruire i costumi e gli usi del tempo, dato che dalla pittura dell'epoca nulla è pervenuto a noi. Sulle ceramiche sono raffigurate scene di caccia e di sport, di vita familiare e religiosa, ma anche immagini di guerra».

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